Final Fantasy XIV: A Realm Reborn

In un'intervista a RPG Site, Square-Enix continua a indicare Microsoft come principale colpevole per l'assenza di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn su Xbox 360.

Secondo quanto svelato dal director Naoki Yoshida, le limitazioni imposte dalla casa di Redmond circa la possibilità di interazione con piattaforme diverse (come PC e PlayStation 3, ad esempio) non sono gradite alla casa giapponese, che ha deciso di concentrare tutte le risorse sullo sviluppo congiunto in versione PC, PS3 e PlayStation 4.

"La ragione principale per cui Final Fantasy XIV non arriverà su Xbox 360 è che non voglio che la nostra community venga divisa in due o più sottogruppi", commenta Yoshida nell'intervista. "Per fare un esempio, un giocatore potrebbe essere su PC, un altro su PS4 e io su Xbox 360. Sarei tagliato fuori dalla partita per l'impossibilità di collegarmi allo stesso server di altre piattaforme. Questo è quanto, personalmente non apprezzo e non condivido per niente l'idea".

Yoshida incalza e ci tiene a sottolineare come la soddisfazione dell'utenza sia al primo posto: "Per essere completamente onesti, ci sono ormai milioni di dispositivi diversi da cui è possibile giocare, come tablet, smartphone, qualsiasi cosa. Perché limitare un gioco alla fruizione su singola piattaforma? Io vorrei poter estendere a chiunque l'esperienza di gioco, in ogni parte del mondo, quindi sotto un profilo commerciale l'idea di portare FFXIV su Xbox 360 è corretta. Ma poi dovremmo affrontare le possibili sofferenze dei giocatori, costretti ad abbandonare il proprio personaggio già esistente, con conseguente frustrazione. E questo non è tollerabile".

Square-Enix conferma che il problema è da imputare esclusivamente alla politica di Microsoft che non permette l'utilizzo di server condivisi per altre piattaforme, rendendo dunque impossibile il multiplayer fra PC, PS3 e la console di Redmond. La software house giapponese ribadisce dunque che Final Fantasy XIV non arriverà mai su Xbox 360. O almeno, finché l'azienda di Bill Gates non cambierà politica sul cross-play.