Il Barcellona segna 17 vittorie consecutive sul suo bel pallottoliere, facendo addirittura meglio di Madama Juventus che di vittorie ne ha collezionate sempre 17, ma non tutte d’un fiato. Insomma, sempre di record dei record si tratta, ed inchinarsi a tanta maestà è d’uopo in questi casi, anche se la partita di meraviglioso e di storico non ha offerto molto, a parte le firme prestigiose dei soprano blaugrana e i tre punti ad allargare l’imbarazzante forbice con le contendenti.
La squadra di Rijkaard ospitava il malcapitato Athletic dei nostri giorni, che pure era partito bene, spigliato, concreto, efficace sottoporta. Al 15’ i baschi ricevono il giusto premio per tanto impegno, la rete di Llorente, che anticipa di testa il marcatore diretto ed incorna in rete, all’altezza del primo palo, dopo un cross basso ma preciso di Yeste dalla destra. Insomma, il vantaggio giustifica il Fort Alamo di cui sotto, rotto un po’ tristemente solo da un calcio di rigore, frutto della solita benevolenza dell’arbitro e del braccio del povero Amorebieta. Ma amore e pietà non ha avuto certo Ronaldinho, che si è incaricato della battuta spiazzando il portiere alla sua maniera.
Nella ripresa al 50’ Messi ha approfittato subito di una respinta corta del portiere su conclusione acrobatica di Van Bommel e ha infilato di sinistro a porta vuota. Al 56’ Van Bommel ha colpito il legno con un’altra sciabolata da fuori area e il Barcellona ha potuto amministrare tranquillamente la gara fino al fischio finale. Unica nota stonata l’espulsione di Deco al 90’ per un fallo di reazione, il portoghese salterà la prossima gara di campionato.
Inutile spendere altre parole per i blaugrana, i magnifici protagonisti di una Liga che passerà agli annali per la sequela dei record infranti
DALL'ULTIMA VOLTA IL CALCIO E' CAMBIATO , MA ESSER ULTRAS E' ANCORA REATO.
Memento Audere Semper