Barcellona vuole chiudere i conti
Alle 22 la supersfida col Real Madrid
E' il giorno del derby di Spagna. Alle 22, i riflettori del Camp Nou si accenderanno su Barcellona-Real Madrid, la sfida più sentita del campionato iberico. I catalani, a +11 sui rivali in classifica, vogliono chiudere il discorso scudetto, mentre gli ospiti cercheranno di riscattare il pesante 0-3 della gara d'andata. E' anche la sfida tra i due titolari dell'attacco del Brasile tra Ronaldinho e Ronaldo.
Barça-Real, basta la parola per definire l'evento. E' la sfida tra due mondi, tra due modi non solo di vivere il calcio, ma di pensiero e di stile di vita. Questa volta non vale il campionato, visto che la formazione catalana è già praticamente campione, visti gli 11 punti di vantaggio (a 8 giornate dalla fine) rispetto agli avversari non permettono sogni di rimonta, ma è sempre una partita che conta, da vincere.
Infatti, Rijkaard non fa turnover, nonostante il decisivo impegno di mercoledì prossimo contro il Benfica in Champions League, e manda in campo la formazione titolare con lo straordinario tridente formato da Larsson, Eto'o e Ronaldinho. Dall'altra parte c'è voglia di rivincita, voglia di vendicare il pesante 0-3 dell'andata, quando anche il pubblico del Bernabeu si alzò in piedi per applaudire le prodezze di Ronaldinho e compagni.
L'atmosfera è stata surriscaldata da Guti ("Ogni sconfitta del Barça mi riempie gioia") e da Ramos ("Credo che sia possibile restituire integralmente lo 0-3 dell'andata"), ma ora il tempo delle parole è finito e sarà solamente il campo a emettere il suo verdetto.
Alle 22 la supersfida col Real Madrid
E' il giorno del derby di Spagna. Alle 22, i riflettori del Camp Nou si accenderanno su Barcellona-Real Madrid, la sfida più sentita del campionato iberico. I catalani, a +11 sui rivali in classifica, vogliono chiudere il discorso scudetto, mentre gli ospiti cercheranno di riscattare il pesante 0-3 della gara d'andata. E' anche la sfida tra i due titolari dell'attacco del Brasile tra Ronaldinho e Ronaldo.
Barça-Real, basta la parola per definire l'evento. E' la sfida tra due mondi, tra due modi non solo di vivere il calcio, ma di pensiero e di stile di vita. Questa volta non vale il campionato, visto che la formazione catalana è già praticamente campione, visti gli 11 punti di vantaggio (a 8 giornate dalla fine) rispetto agli avversari non permettono sogni di rimonta, ma è sempre una partita che conta, da vincere.
Infatti, Rijkaard non fa turnover, nonostante il decisivo impegno di mercoledì prossimo contro il Benfica in Champions League, e manda in campo la formazione titolare con lo straordinario tridente formato da Larsson, Eto'o e Ronaldinho. Dall'altra parte c'è voglia di rivincita, voglia di vendicare il pesante 0-3 dell'andata, quando anche il pubblico del Bernabeu si alzò in piedi per applaudire le prodezze di Ronaldinho e compagni.
L'atmosfera è stata surriscaldata da Guti ("Ogni sconfitta del Barça mi riempie gioia") e da Ramos ("Credo che sia possibile restituire integralmente lo 0-3 dell'andata"), ma ora il tempo delle parole è finito e sarà solamente il campo a emettere il suo verdetto.