Guido Rossi decide il futuro del ct
Marcello Lippi conoscerà in giornata il suo destino. Mentre la Nazionale comincia il ritiro in vista del Mondiale, il tecnico viareggino è atteso da un vertice con Guido Rossi, commissario della Figc, con il presidente del Coni Gianni Petrucci, e il capo-delegazione, Giancarlo Abete. Rossi vuole verificare se ci sono le condizioni per andare avanti con il ct, nella bufera per lo scandalo intercettazioni.
L'Italia si ritrova a Coverciano per iniziare il ritiro, a tre settimane dal debutto mondiale ad Hannover contro il Ghana. Tutto secondo programma, senza sorprese, ma con ancora il nodo da sciogliere di Marcello Lippi. Le intercettazioni delle telefonate con Luciano Moggi hanno scatenato una bufera sul ct, che ha diviso l'Italia come solo le elezioni politiche sanno fare. Da una parte c'è chi preme per una sua sostituzione (politica e ambienti extracalcistici), dall'altra, visto che non è iscritto nel registro degli indagati, sostiene che il Mondiale se lo sia guadagnato e un suo allontanamento sarebbe deleterio per l'intera spedizione. Lippi è già stato ascoltato una volta dai magistrati, ma non è assolutamente escluso che venga nuovamente interrogato, considerati anche gli stretti legami del figlio Davide con la Gea. La sua posizione è abbastanza chiara e le dimissioni non lo sfiorano minimamente.
Sarà, dunque, Guido Rossi, nominato qualche giorno fa commissario della Figc dopo le dimissioni di Franco Carraro, a sciogliere il nodo ct. La vicinanza del Mondiale, il fatto che la lista sia già stata compilata (e i giocatori sono sostituibili fino a un giorno prima dell'esordio solo per motivi fisici), la necessità di non aumentare il caos sono tutti fattori che stanno convincendo Rossi a scegliere la strada della continuità. Ma in un calcio che sta esplodendo, le sorprese sono sempre dietro l'angolo
Marcello Lippi conoscerà in giornata il suo destino. Mentre la Nazionale comincia il ritiro in vista del Mondiale, il tecnico viareggino è atteso da un vertice con Guido Rossi, commissario della Figc, con il presidente del Coni Gianni Petrucci, e il capo-delegazione, Giancarlo Abete. Rossi vuole verificare se ci sono le condizioni per andare avanti con il ct, nella bufera per lo scandalo intercettazioni.
L'Italia si ritrova a Coverciano per iniziare il ritiro, a tre settimane dal debutto mondiale ad Hannover contro il Ghana. Tutto secondo programma, senza sorprese, ma con ancora il nodo da sciogliere di Marcello Lippi. Le intercettazioni delle telefonate con Luciano Moggi hanno scatenato una bufera sul ct, che ha diviso l'Italia come solo le elezioni politiche sanno fare. Da una parte c'è chi preme per una sua sostituzione (politica e ambienti extracalcistici), dall'altra, visto che non è iscritto nel registro degli indagati, sostiene che il Mondiale se lo sia guadagnato e un suo allontanamento sarebbe deleterio per l'intera spedizione. Lippi è già stato ascoltato una volta dai magistrati, ma non è assolutamente escluso che venga nuovamente interrogato, considerati anche gli stretti legami del figlio Davide con la Gea. La sua posizione è abbastanza chiara e le dimissioni non lo sfiorano minimamente.
Sarà, dunque, Guido Rossi, nominato qualche giorno fa commissario della Figc dopo le dimissioni di Franco Carraro, a sciogliere il nodo ct. La vicinanza del Mondiale, il fatto che la lista sia già stata compilata (e i giocatori sono sostituibili fino a un giorno prima dell'esordio solo per motivi fisici), la necessità di non aumentare il caos sono tutti fattori che stanno convincendo Rossi a scegliere la strada della continuità. Ma in un calcio che sta esplodendo, le sorprese sono sempre dietro l'angolo