Gli azzurri di Casiraghi battono l'Austria 1-0 e si qualificano per gli spareggi dell'Europeo 2007. Decide nel secondo tempo Montolivo, come in Islanda
FORLI', 5 settembre 2006 - Se non soffre non è l’Under. Gli azzurrini vengono a capo di una modesta Austria solo a 7’ dal termine con un gran destro di Montolivo che ripete la prodezza di venerdì a Reykjavik e regala all’Italia Under 21 lo spareggio di ottobre per accedere alla fase finale dell’Europeo 2007 in Olanda. Venerdì a Nyon conosceremo la nostra avversaria, forti di una delle teste di serie più alta. Per il bel gioco ripassare più avanti.
Quello dell’Italia si scrive 4-3-3, ma si legge 4-1-4-1 moscio. Gli azzurrini di Casiraghi confermano l’allergia ai primi tempi e regalano a uno stadio di Forlì esaurito 45 minuti di anti calcio. Tengono le fondamenta, perché la difesa guidata dal sempre più positivo Andreolli non concede quasi nulla agli avversari (unico brivido, un’incomprensione tra Curci e Mantovani di cui però Harnik non sa approfittare). E’ in fase di costruzione che i nostri sono un pianto. Malgrado la copertura di Padoin, Montolivo e soprattutto Aquilani non ne azzeccano una anche perché non trovano aiuto in Rosina e Rossi.
I due esterni non trovano la posizione, ora troppo larghi e isolati ora accentrati e nella tonnara austriaca. La nostra squadra pende a destra, con Potenza che a differenza di Chiellini prova a spingere e Rosina che tocca molti palloni ma pretende di fare tutto da solo e s’impappina regolarmente. Anche perché ben guardato dal neoacquisto del Napoli, Garics, sulla sinistra Giuseppe Rossi risulta non pervenuto. Alla prima da titolare, il talentino che gioca in Inghilterra non accende mai la luce, anche perché poco cercato dai due playmaker. In questo mare di lacrime il povero Pellè si sbatte ma non può andare oltre un bel colpo di testa, alzato sopra la traversa da Almer.
Poco meglio la ripresa. Rossi pare uscire dal letargo con due tiri peraltro non irresistibili, ma lascia la sensazione che contro squadre chiuse che gli negano le partenze in progressione vada in affanno. A metà tempo Casiraghi lo sostituisce con Lazzari, che in contropiede avrebbe l’occasione del k.o., ma si lascia cadere in area prima dell’impatto con il portiere. Rischiamo addirittura la beffa eliminazione quando Harnik impegna Curci con un destro teso che il portiere della Roma para con sicurezza. Mentre ci si appresta al solito finale da brividi, Montolivo stampa un gol fotocopia di quello di Reykjavik: gran destro rasoterra da fuori e palla nell’angolino alla destra del portiere, invero non impeccabile.
FORLI', 5 settembre 2006 - Se non soffre non è l’Under. Gli azzurrini vengono a capo di una modesta Austria solo a 7’ dal termine con un gran destro di Montolivo che ripete la prodezza di venerdì a Reykjavik e regala all’Italia Under 21 lo spareggio di ottobre per accedere alla fase finale dell’Europeo 2007 in Olanda. Venerdì a Nyon conosceremo la nostra avversaria, forti di una delle teste di serie più alta. Per il bel gioco ripassare più avanti.
Quello dell’Italia si scrive 4-3-3, ma si legge 4-1-4-1 moscio. Gli azzurrini di Casiraghi confermano l’allergia ai primi tempi e regalano a uno stadio di Forlì esaurito 45 minuti di anti calcio. Tengono le fondamenta, perché la difesa guidata dal sempre più positivo Andreolli non concede quasi nulla agli avversari (unico brivido, un’incomprensione tra Curci e Mantovani di cui però Harnik non sa approfittare). E’ in fase di costruzione che i nostri sono un pianto. Malgrado la copertura di Padoin, Montolivo e soprattutto Aquilani non ne azzeccano una anche perché non trovano aiuto in Rosina e Rossi.
I due esterni non trovano la posizione, ora troppo larghi e isolati ora accentrati e nella tonnara austriaca. La nostra squadra pende a destra, con Potenza che a differenza di Chiellini prova a spingere e Rosina che tocca molti palloni ma pretende di fare tutto da solo e s’impappina regolarmente. Anche perché ben guardato dal neoacquisto del Napoli, Garics, sulla sinistra Giuseppe Rossi risulta non pervenuto. Alla prima da titolare, il talentino che gioca in Inghilterra non accende mai la luce, anche perché poco cercato dai due playmaker. In questo mare di lacrime il povero Pellè si sbatte ma non può andare oltre un bel colpo di testa, alzato sopra la traversa da Almer.
Poco meglio la ripresa. Rossi pare uscire dal letargo con due tiri peraltro non irresistibili, ma lascia la sensazione che contro squadre chiuse che gli negano le partenze in progressione vada in affanno. A metà tempo Casiraghi lo sostituisce con Lazzari, che in contropiede avrebbe l’occasione del k.o., ma si lascia cadere in area prima dell’impatto con il portiere. Rischiamo addirittura la beffa eliminazione quando Harnik impegna Curci con un destro teso che il portiere della Roma para con sicurezza. Mentre ci si appresta al solito finale da brividi, Montolivo stampa un gol fotocopia di quello di Reykjavik: gran destro rasoterra da fuori e palla nell’angolino alla destra del portiere, invero non impeccabile.