"Davanti a loro adesso e alla fine"
Alla vigilia della sfida contro l'Inter, David Pizarro lancia la sfida alla sua ex squadra. "I presupposti per essere davanti ai nerazzurri adesso e anche a fine stagione ci sono tutti - ha detto il centrocampista cileno - ma dobbiamo essere umili e lavorare. Adesso siamo una squadra che tutti vogliono battere". Poi, sulle frecciate lanciate in passato a Mancini. "Quando ho detto certe cose, non mi riferivo al tecnico, ma ai giocatori".
E' già l'uomo in più della Roma. Dopo aver steccato la prima, David Pizarro è tornato ad essere il preziosissimo centrocampista che aveva brillato nell'Udinese e di cui l'Inter si è forse sbarazzata con troppa facilità. Non solo le reti segnate allo Shakhtar e al Siena, ma anche la padronanza con cui ha preso in mano le redini del pacchetto mediano capitolino lo hanno reso uno dei principali artefici dell'avvio sprint dei giallorossi. E ora per il cileno scocca l'ora della rivincita: mercoledì, contro l'Inter, Pizarro vuole togliersi la soddisfazione di dimostrare al club di via Durini di essere stato un talento sprecato. "Sarà una partita importante per noi - ha detto il giocatore a "Roma Channel" - Come andrà e come andrà il nostro campionato dipenderà solo da noi". Ma quello di arrivare davanti all'Inter è tutt'altro che un sogno impossibile. "I presupposti per essere davanti a loro adesso e alla fine ci sono, dobbiamo solo restare umili e lavorare".
Sulla sua ex squadra: "Sulla carta è fortissima, per ogni ruolo ha due giocatori dello stesso livello. Le mie critiche? Quando ho detto in passato certe cose sul fatto che bisognava essere solo bravi a mettere in campo i giocatori, non mi riferivo a Mancini, ma ai calciatori. Nel senso che quest'anno devono vincere per forza visto ciò che ha messo in piedi Moratti".
Alla vigilia della sfida contro l'Inter, David Pizarro lancia la sfida alla sua ex squadra. "I presupposti per essere davanti ai nerazzurri adesso e anche a fine stagione ci sono tutti - ha detto il centrocampista cileno - ma dobbiamo essere umili e lavorare. Adesso siamo una squadra che tutti vogliono battere". Poi, sulle frecciate lanciate in passato a Mancini. "Quando ho detto certe cose, non mi riferivo al tecnico, ma ai giocatori".
E' già l'uomo in più della Roma. Dopo aver steccato la prima, David Pizarro è tornato ad essere il preziosissimo centrocampista che aveva brillato nell'Udinese e di cui l'Inter si è forse sbarazzata con troppa facilità. Non solo le reti segnate allo Shakhtar e al Siena, ma anche la padronanza con cui ha preso in mano le redini del pacchetto mediano capitolino lo hanno reso uno dei principali artefici dell'avvio sprint dei giallorossi. E ora per il cileno scocca l'ora della rivincita: mercoledì, contro l'Inter, Pizarro vuole togliersi la soddisfazione di dimostrare al club di via Durini di essere stato un talento sprecato. "Sarà una partita importante per noi - ha detto il giocatore a "Roma Channel" - Come andrà e come andrà il nostro campionato dipenderà solo da noi". Ma quello di arrivare davanti all'Inter è tutt'altro che un sogno impossibile. "I presupposti per essere davanti a loro adesso e alla fine ci sono, dobbiamo solo restare umili e lavorare".
Sulla sua ex squadra: "Sulla carta è fortissima, per ogni ruolo ha due giocatori dello stesso livello. Le mie critiche? Quando ho detto in passato certe cose sul fatto che bisognava essere solo bravi a mettere in campo i giocatori, non mi riferivo a Mancini, ma ai calciatori. Nel senso che quest'anno devono vincere per forza visto ciò che ha messo in piedi Moratti".