Nella lettera a Macalli e Pancalli chiede la «giusta causa» e di potersi tesserare per altri club
La telenovela Ternana- Jimenez, centrocampista cileno che ha disputato la seconda parte dell'ultimo campionato con la Fiorentina, si tinge di giallo. Ieri, sulla scrivania del commissario straordinario Pancalli, al presidente della Lega di serie C, Mario Macalli, e all'Ufficio tesseramento federale di Roma è giunta una richiesta di «decadenza dal tesseramento a seguito di recesso per giusta causa». Latore dell'istanza l'avvocato Luca Ferrari di Padova, il quale chiede, per conto del suo assistito (Jimenez nel frattempo è corso in Cile dal padre malato), di potersi tesserare liberamente per società di suo gradimento a partire dall'1 gennaio 2007 (il calciatore è richiesto dalla Lazio, ma nelle ultime ore a lui si è avvicinata anche la Fiorentina).
Jimenez è sotto contratto con la Ternana sino al 30 giugno 2010, accordo rinnovato il 13 gennaio 2006, a fronte di un compenso annuo pari a 400.000 euro. Sostiene il capitano della nazionale cilena che «qualora la Figc non confermasse la possibilità di tesseramento per altro club Jimenez sarebbe condannato a rimanere disoccupato». Immediata la replica della Ternana che predisporrà la lettera di risposta agli organi federali. In società, comunque, trapelano fiducia e stupore. Fiducia per l'insussistenza dei presupposti per il recesso e stupore per l'azione legale intentata dal giocatore. Il caso è senza precedenti, perché Jimenez, anziché rivolgersi al Collegio arbitrale della Lega di C, ha investito della questione il presidente della Lega medesima e il commissario Pancalli. Sembrerebbe che le pretese del calciatore puntino a demolire il concetto di stabilità contrattuale.
La telenovela Ternana- Jimenez, centrocampista cileno che ha disputato la seconda parte dell'ultimo campionato con la Fiorentina, si tinge di giallo. Ieri, sulla scrivania del commissario straordinario Pancalli, al presidente della Lega di serie C, Mario Macalli, e all'Ufficio tesseramento federale di Roma è giunta una richiesta di «decadenza dal tesseramento a seguito di recesso per giusta causa». Latore dell'istanza l'avvocato Luca Ferrari di Padova, il quale chiede, per conto del suo assistito (Jimenez nel frattempo è corso in Cile dal padre malato), di potersi tesserare liberamente per società di suo gradimento a partire dall'1 gennaio 2007 (il calciatore è richiesto dalla Lazio, ma nelle ultime ore a lui si è avvicinata anche la Fiorentina).
Jimenez è sotto contratto con la Ternana sino al 30 giugno 2010, accordo rinnovato il 13 gennaio 2006, a fronte di un compenso annuo pari a 400.000 euro. Sostiene il capitano della nazionale cilena che «qualora la Figc non confermasse la possibilità di tesseramento per altro club Jimenez sarebbe condannato a rimanere disoccupato». Immediata la replica della Ternana che predisporrà la lettera di risposta agli organi federali. In società, comunque, trapelano fiducia e stupore. Fiducia per l'insussistenza dei presupposti per il recesso e stupore per l'azione legale intentata dal giocatore. Il caso è senza precedenti, perché Jimenez, anziché rivolgersi al Collegio arbitrale della Lega di C, ha investito della questione il presidente della Lega medesima e il commissario Pancalli. Sembrerebbe che le pretese del calciatore puntino a demolire il concetto di stabilità contrattuale.