Crisi dei grandi bomber,segna solo Toni
Luca Toni è già lassù, in cima alla "sua" classifica cannonieri. Ma la compagnia dei bomber ha facce e nomi diversi da quelli attesi. I vari Gilardino, Adriano e Totti per ora sono rimasti a bocca asciutta, o quasi. Invece, in vetta ci sono neofiti del gol, almeno di quello che conta, quello da serie A. Riganò, Frick, Bianchi e il rigorista rosanero Corini. Poco più sotto poi, altre sorprese, come Mascara e Danilevicius.
E' crisi nera per i grandi bomber nostrani. I patemi di Gilardino campeggiano ormai da tempo (troppo tempo) sulle prime pagine dei giornali sportivi; Adriano ha una media gol imbarazzante per qualsiasi attaccante, figurarsi per uno con il suo talento; Totti, disturbato dai soliti guai fisici, sembra aver smarrito la sua vena realizzativa e fatica a vedere la porta persino dagli undici metri; Ibrahimovic il gol l'ha sempre corteggiato da lontano e anche all'Inter sta confermando la sua proverbiale miopia; Inzaghi, dopo un avvio col botto, sembra avere il motore ingolfato. Solo Luca Toni e Vincenzo Iaquinta stanno tenendo fede alle promesse di fine estate, entrambi già in vetta alla classifica marcatori con quattro centri in sei partite.
Il resto della compagnia del gol è composta da giocatori più o meno inattesi. Riganò e Frick, ad esempio, hanno sempre segnato, ma sono new entry nel gotha dei bomber, quelli del massimo campionato. Il reggino Bianchi prometteva grandi cose, ma gli infortuni e il poco spazio lo stavano relegando nel dimenticatoio, prima dell'explois di questo inizio di torneo. Corini, invece, è premiato dal gioco un po' più spregiudicato varato da mister Guidolin, e con tre rigori è appaiato al resto della truppa a quaota quattro reti.
Un gradino più sotto, altri nomi nuovi. Mascara del Catania, in gol anche nella Scala del calcio; il livornese Danilevicius, che sta approfittando di qualche guaio di troppo di Cristiano Lucarelli per entrare a ripetizione nei tabellini; Delvecchio, quello della Samp di Novellino, quello che gioca a centrocampo e non a ridosso della linea di porta avversaria.
Largo al nuovo di stagione e di categoria, dunque. Con una conferma su tutte: Luca Toni è il nostro goleador principe, per fortuna di Donadoni e degli azzurri, oltre che di mister Prandelli.
Luca Toni è già lassù, in cima alla "sua" classifica cannonieri. Ma la compagnia dei bomber ha facce e nomi diversi da quelli attesi. I vari Gilardino, Adriano e Totti per ora sono rimasti a bocca asciutta, o quasi. Invece, in vetta ci sono neofiti del gol, almeno di quello che conta, quello da serie A. Riganò, Frick, Bianchi e il rigorista rosanero Corini. Poco più sotto poi, altre sorprese, come Mascara e Danilevicius.
E' crisi nera per i grandi bomber nostrani. I patemi di Gilardino campeggiano ormai da tempo (troppo tempo) sulle prime pagine dei giornali sportivi; Adriano ha una media gol imbarazzante per qualsiasi attaccante, figurarsi per uno con il suo talento; Totti, disturbato dai soliti guai fisici, sembra aver smarrito la sua vena realizzativa e fatica a vedere la porta persino dagli undici metri; Ibrahimovic il gol l'ha sempre corteggiato da lontano e anche all'Inter sta confermando la sua proverbiale miopia; Inzaghi, dopo un avvio col botto, sembra avere il motore ingolfato. Solo Luca Toni e Vincenzo Iaquinta stanno tenendo fede alle promesse di fine estate, entrambi già in vetta alla classifica marcatori con quattro centri in sei partite.
Il resto della compagnia del gol è composta da giocatori più o meno inattesi. Riganò e Frick, ad esempio, hanno sempre segnato, ma sono new entry nel gotha dei bomber, quelli del massimo campionato. Il reggino Bianchi prometteva grandi cose, ma gli infortuni e il poco spazio lo stavano relegando nel dimenticatoio, prima dell'explois di questo inizio di torneo. Corini, invece, è premiato dal gioco un po' più spregiudicato varato da mister Guidolin, e con tre rigori è appaiato al resto della truppa a quaota quattro reti.
Un gradino più sotto, altri nomi nuovi. Mascara del Catania, in gol anche nella Scala del calcio; il livornese Danilevicius, che sta approfittando di qualche guaio di troppo di Cristiano Lucarelli per entrare a ripetizione nei tabellini; Delvecchio, quello della Samp di Novellino, quello che gioca a centrocampo e non a ridosso della linea di porta avversaria.
Largo al nuovo di stagione e di categoria, dunque. Con una conferma su tutte: Luca Toni è il nostro goleador principe, per fortuna di Donadoni e degli azzurri, oltre che di mister Prandelli.