massituo
s
Cari Italians, qualcuno mi spieghi, please.
Valentino? Non capisco perche' dobbiamo esaltare il campione di motociclismo. Quando vince si suona l'inno di Mameli e si innalza il tricolore. Ma dove vanno poi i frutti concreti delle sue imprese, cioe' i soldi? Alla Britannia, visto che il "nostro" e' residente a Londra!
Con le tasse che paga agli inglesi, il "nostro" contribuisce alla costruzione di strade e ospedali inglesi, non italiani. Meglio, molto meglio, l'umile marocchino che sgobba e paga le tasse al nostro Paese: lui si e' mio concittadino, e non avrei nessuna difficolta' a dargli la cittadinanza in zero-due. E Valentino non e' solo: quanti sono i nostri "eroi nazionali" che spostando la residenza all'estero si rifiutano di fatto a dare qualcosa all'Italia. Motociclisti, cantanti, attori. E noi stiamo li ad adorarli, addirittura a concedergli le lauree honoris causa! a proposito: con le tasse che pagherebbe in Italia, quante borse di studio per giovani ricercatori potrebbe pagare il "dr." Valentino Rossi?
Leo Kragen, leo.kragen@yahoo.it
Devo dire che questa storia della residenza fiscale all'estero non piace neppure a me. Come minimo, non è elegante. E' accettabile solo se il contribuente risiede davvero fuori d'Italia - altrimenti, le nostre autorità tributarie dovrebbero essere rigorose (come quelle degli USA, che in materia sono tremende). VR46 non è il solo connazionale, ovviamente, ad aver scelto questa forma di risparmio (l'hanno fatto cantanti, calciatori, piloti etc). Visto che il fisco italiano è arrivato a raschiare il fondo del barile, però, è opportuno un ragionamento pubblico sull'intera materia. Valentino lo capirebbe (spero).
Valentino? Non capisco perche' dobbiamo esaltare il campione di motociclismo. Quando vince si suona l'inno di Mameli e si innalza il tricolore. Ma dove vanno poi i frutti concreti delle sue imprese, cioe' i soldi? Alla Britannia, visto che il "nostro" e' residente a Londra!
Con le tasse che paga agli inglesi, il "nostro" contribuisce alla costruzione di strade e ospedali inglesi, non italiani. Meglio, molto meglio, l'umile marocchino che sgobba e paga le tasse al nostro Paese: lui si e' mio concittadino, e non avrei nessuna difficolta' a dargli la cittadinanza in zero-due. E Valentino non e' solo: quanti sono i nostri "eroi nazionali" che spostando la residenza all'estero si rifiutano di fatto a dare qualcosa all'Italia. Motociclisti, cantanti, attori. E noi stiamo li ad adorarli, addirittura a concedergli le lauree honoris causa! a proposito: con le tasse che pagherebbe in Italia, quante borse di studio per giovani ricercatori potrebbe pagare il "dr." Valentino Rossi?
Leo Kragen, leo.kragen@yahoo.it
Devo dire che questa storia della residenza fiscale all'estero non piace neppure a me. Come minimo, non è elegante. E' accettabile solo se il contribuente risiede davvero fuori d'Italia - altrimenti, le nostre autorità tributarie dovrebbero essere rigorose (come quelle degli USA, che in materia sono tremende). VR46 non è il solo connazionale, ovviamente, ad aver scelto questa forma di risparmio (l'hanno fatto cantanti, calciatori, piloti etc). Visto che il fisco italiano è arrivato a raschiare il fondo del barile, però, è opportuno un ragionamento pubblico sull'intera materia. Valentino lo capirebbe (spero).