L'ex bomber biancoceleste è negli Stati Uniti per via dei noti problemi con la giustizia italiana.
Quando Giorgio Chinaglia rilascia un'intervista, la notizia è sempre sicura. Impossibile non spaziare a trecentosessanta gradi con la bandiera laziale che è disponibile a parlare del calcio USA, del campionato italiano di serie A senza Juventus ma soprattutto, ed ovviamente, del sodalizio biancoceleste e dei fatti che lo hanno portato agli oneri della cronaca nell'ultimo periodo. Parlando chiaramente: tornerà alla carica per diventare presidente della sua squadra del cuore.
"Mi auguro di tornare in Italia prima possibile - ha detto Chinaglia in esclusiva alla redazione americana di Goal.com - non appena avrò risolto i miei problemi con la giustizia. C'è un'indagine sulla Lazio e gli inquirenti vogliono sapere da me come mai le azioni della società hanno avuto un prezzo instabile, facendo su e giù, nell'ultimo periodo, quello che in Italia viene definito aggiotaggio. Anche Lotito, comunque, è indagato.
Dal canto mio posso solo dire che ho ricevuto inviti a testimoniare per comunicare tutto ciò di cui fossi a conoscenza, cosa che ho fatto attraverso i miei avvocati. Credo proprio che oltre questo non accadrà nulla anche perchè non avevo e non ho nulla da nascondere. Dicono che il gruppo ungherese che voleva rilevare la Lazio non esiste e che volevo solamente spodestare la proprietà attuale? Il nome del gruppo, coloro che agiscono in borsa lo hanno saputo eccome. Anche in questo caso hanno parlato i miei avvocati.
Se ho voglia di tornare alla carica? Sicuro, la mia ambizione è quella di guidare la società biancoceleste. E solo chi vivrà potrà vedere quello che succederà. Là, comunque, la gente mi ama.
Il campionato italiano? Senza la Juventus ha perso un pochino di fascino, addirittura la serie B può essere definita una "A2" con città del calibro di Torino, Napoli, Genova, Bologna. Per Napoli-Juventus c'erano ben 70 mila spettatori.
Il mio rapporto con Pelè? Non dico di essere stato il più forte giocatore della storia dei New York Cosmos, ma i numeri potrebbero farmelo dire. Senza Pelè abbiamo comunque fatto quattro anni di tutto esaurito. Il sottoscritto è il giocatore che ha fatto più gol nella storia della MLS (Major League Soccer, ndr). Sono le cifre a dirlo e le cifre non mentono. Mai".
Clemente Lisi
Quando Giorgio Chinaglia rilascia un'intervista, la notizia è sempre sicura. Impossibile non spaziare a trecentosessanta gradi con la bandiera laziale che è disponibile a parlare del calcio USA, del campionato italiano di serie A senza Juventus ma soprattutto, ed ovviamente, del sodalizio biancoceleste e dei fatti che lo hanno portato agli oneri della cronaca nell'ultimo periodo. Parlando chiaramente: tornerà alla carica per diventare presidente della sua squadra del cuore.
"Mi auguro di tornare in Italia prima possibile - ha detto Chinaglia in esclusiva alla redazione americana di Goal.com - non appena avrò risolto i miei problemi con la giustizia. C'è un'indagine sulla Lazio e gli inquirenti vogliono sapere da me come mai le azioni della società hanno avuto un prezzo instabile, facendo su e giù, nell'ultimo periodo, quello che in Italia viene definito aggiotaggio. Anche Lotito, comunque, è indagato.
Dal canto mio posso solo dire che ho ricevuto inviti a testimoniare per comunicare tutto ciò di cui fossi a conoscenza, cosa che ho fatto attraverso i miei avvocati. Credo proprio che oltre questo non accadrà nulla anche perchè non avevo e non ho nulla da nascondere. Dicono che il gruppo ungherese che voleva rilevare la Lazio non esiste e che volevo solamente spodestare la proprietà attuale? Il nome del gruppo, coloro che agiscono in borsa lo hanno saputo eccome. Anche in questo caso hanno parlato i miei avvocati.
Se ho voglia di tornare alla carica? Sicuro, la mia ambizione è quella di guidare la società biancoceleste. E solo chi vivrà potrà vedere quello che succederà. Là, comunque, la gente mi ama.
Il campionato italiano? Senza la Juventus ha perso un pochino di fascino, addirittura la serie B può essere definita una "A2" con città del calibro di Torino, Napoli, Genova, Bologna. Per Napoli-Juventus c'erano ben 70 mila spettatori.
Il mio rapporto con Pelè? Non dico di essere stato il più forte giocatore della storia dei New York Cosmos, ma i numeri potrebbero farmelo dire. Senza Pelè abbiamo comunque fatto quattro anni di tutto esaurito. Il sottoscritto è il giocatore che ha fatto più gol nella storia della MLS (Major League Soccer, ndr). Sono le cifre a dirlo e le cifre non mentono. Mai".
Clemente Lisi