Break a luci rosse durante la partita
Pittsburgh vincendo la finale per la sesta volta diventa la squadra più titolata
della NFL. Delusione per gli Arizona Cardinals arrivati a un passo dal
sogno dopo 61 anni. Sulla tv materiale pornografico interrompe lo show
Tampa, 2 febbraio 2009 - In bilico fino a 35 secondi dalla
pioggia di coriandoli. Esattamente come un anno fa, quando a trionfare
furono i New York Giants, il Super Bowl ha regalato uno spettacolo
difficilmente eguagliabile, con un finale da cineteca per una partita
costellata di record e prestazioni finite subito nella storia delle
finali della National Football League. E alla fine, come pronosticato
da Barack Obama, a vincere sono stati i Pittsburgh Steelers.
Per la sesta volta nella loro storia, ovvero più di
ogni altra squadra. Il cambiamento predicato dal neo-presidente degli
Stati Uniti, almeno nel football, non c’è stato. Perché gli Steelers,
con un finale da brividi firmato dal quarterback Ben Roethlisberger e
dal wide receiver Santonio Holmes, oltre a portare a casa il sesto
Vince Lombardy Trophy hanno distrutto il sogno degli Arizona Cardinals,
arrivati al grande ballo di Tampa contro ogni previsione dopo 61 anni
di digiuno assoluto.
Oltre mezzo secolo di sconfitte e delusioni, che
avevano portato la franchigia di Phoenix a diventare sinonimo di
fallimento: tanto che, prima di questo primo Super Bowl perso la scorsa
notte per 27-23, il canale tematico della stessa Nfl ha ironizzato sui
Cardinals definendo questa improbabile cavalcata verso la finale come
“il momento più importante da quando Rod Tidwell prese quel pallone in
touchdwon contro Dallas durante il Monday Night”. Chi è Tidwell?
Materiale di Hollywood, nient’altro che il giocatore assistito da un
Tom Cruise in versione procuratore nel film ‘Jerry Maguire’. Le due
settimane di attesa per la sfida giocata stanotte hanno intrecciato
anche altre chiavi di lettura politica, visto che l’Arizona è la
roccaforte del candidato repubblicano sconfitto alle presidenziali,
John McCain, mentre il proprietario dei Pittsburgh Steelers, Dan
Rooney, è stato tra i sostenitori della campagna elettorale di Obama.
Ma gli Steelers, in un quarto periodo da brividi, hanno rischiato di deludere il 44.mo inquilino della Casa Bianca.
Avanti nel punteggio con un comodo 20-7 la squadra di coach Mike Tomlin
(a 36 anni è il più giovane capo allenatore di sempre a vincere un
Super Bowl) ha subito una sensazionale rimonta dei Cardinals,
trascinati dal quarterback Warner (vincitore della finale Nfl con i St.
Louis Rams) e dal funambolico Larry Fitzgerald. Il ricevitore più
temuto di Arizona ha prima ricevuto in meta il pallone del 20-14,
quindi - con il risultato sul 20-16 grazie ad una safety realizzata
dalla difesa - ha sfruttato una clamorosa voragine nel mezzo della
miglior difesa della lega.
Un buco che ha permesso a Fitzgerald di trasformare uno schema
tutt’altro che cervellotico nella ricezione da 64 yard valsa il
sorpasso.
Due minuti e 47 secondi sul cronometro e 23-20 per
i Cardinals. Gli Steelers, tornati in campo per giocarsi l’ultima
chance, hanno finalmente mostrato il meglio di Roethlisberger, riuscito
ad orchestrare un drive storico: otto azioni e 88 yard macinate, con
sei lanci completati su sette e la splendida palla del trionfo ricevuta
in meta da un funambolico Holmes, eletto miglior giocatore
dell’incontro. Inutile, con 35” da giocare, il tentativo della
disperazione dei Cardinals, fermati definitivamente da un fumble di
Warner provocato da un incontenibile LaMarr Woodley.
Secondo ed ultimo grave errore per il quarterback
di Arizona, che nel secondo quarto, con gli Steelers avanti per 10-7,
aveva già visto il pallone del possibile sorpasso prendere le sembianze
di un intercetto costosissimo: James Harrison anticipa Anquan Boldin
sulla linea di meta degli Steelers, conquista la palla e la porta nella
endzone opposta con un touchdown da 100 yard, il più lungo nella storia
del Super Bowl.
Una partita ricchissima di record, ben 12 per la
finale Nfl: oltre alla meta di Harrison, all’età di Tomlin ed ai sei
successi degli Steelers, sono entrate nel libro dei record le yard
corse da entrambe le squadre (91 in tutto, mai così poche), il terzo
Super Bowl in cui Warner ha lanciato per almeno 300 yard ed i playoff
giocati in maniera impeccabile da Fitzgerald (30 ricezioni, 546 yard e
sette mete).
”Questi ragazzi alla fine ce la fanno sempre”, ha
detto a fine partita coach Tomlin, secondo capo allenatore
afroamericano a vincere il Super Bowl (due anni fa spezzò il tabù Tony
Dungy con gli Indianapolis Colts). Poi il racconto di Roethlisberger,
entrato nel ristretto club dei quarterback con almeno due titoli Nfl.
“Quando abbiamo iniziato l’ultimo drive ho detto ‘ora o mai più’, ho
detto ai ragazzi che tutte le ore passate a studiare i filmati non
sarebbero contate se non ce l’avessimo fatta. Sono orgoglioso del modo
in cui hanno risposto”, ha detto ancora ‘Big Ben’, che dopo il suo
primo Super Bowl rischiò la vita schiantandosi in sella alla sua Suzuki
contro un’automobile.
Roethlisberger, legato agli Steelers da un
ricchissimo contratto, il prossimo anno sarà con ogni certezza ancora
al timone dell’attacco di Pittsburgh, squadra che per volere della
proprietà da sempre spinge per l’estinzione delle barriere di ogni
genere in uno sport continuamente sotto la lente di ingrandimento sotto
il profilo delle pari opportunità. Oltre ad essere il proprietario
dell’unica franchigia della Nfl a vantare nello staff tecnico una donna
(Ariko Iso, di origine asiatica, è una preparatrice atletica), Dan
Rooney ha infatti dato il nome alla regola con cui la lega impone alle
società di avere colloqui con candidati coach di minoranze etniche.
LUCI ROSSE
Interruzione a luci rosse durante il Super Bowl.
Una stazione televisiva di Tucson, in Arizona, ha fatto sapere che
durante la finale giocata stanotte a Tampa tra i Pittsburgh Steelers e
gli Arizona Cardinals il segnale dell’emittente è stato oscurato per
circa dieci secondi da materiale pornografico. In una nota Kvoa-Tv ha
fatto intendere che l’interruzione, toccata solamente ai telespettatori
sintonizzati via cavo attraverso la piattaforma Comcast, è stata
causata da un’intromissione esterna sul segnale della messa in onda
standard. Il segnale in alta definizione, hanno precisato, non è invece
stato alterato. Kvoa-Tv ha avviato un’indagine sull’accaduto.
Pittsburgh vincendo la finale per la sesta volta diventa la squadra più titolata
della NFL. Delusione per gli Arizona Cardinals arrivati a un passo dal
sogno dopo 61 anni. Sulla tv materiale pornografico interrompe lo show
Tampa, 2 febbraio 2009 - In bilico fino a 35 secondi dalla
pioggia di coriandoli. Esattamente come un anno fa, quando a trionfare
furono i New York Giants, il Super Bowl ha regalato uno spettacolo
difficilmente eguagliabile, con un finale da cineteca per una partita
costellata di record e prestazioni finite subito nella storia delle
finali della National Football League. E alla fine, come pronosticato
da Barack Obama, a vincere sono stati i Pittsburgh Steelers.
Per la sesta volta nella loro storia, ovvero più di
ogni altra squadra. Il cambiamento predicato dal neo-presidente degli
Stati Uniti, almeno nel football, non c’è stato. Perché gli Steelers,
con un finale da brividi firmato dal quarterback Ben Roethlisberger e
dal wide receiver Santonio Holmes, oltre a portare a casa il sesto
Vince Lombardy Trophy hanno distrutto il sogno degli Arizona Cardinals,
arrivati al grande ballo di Tampa contro ogni previsione dopo 61 anni
di digiuno assoluto.
Oltre mezzo secolo di sconfitte e delusioni, che
avevano portato la franchigia di Phoenix a diventare sinonimo di
fallimento: tanto che, prima di questo primo Super Bowl perso la scorsa
notte per 27-23, il canale tematico della stessa Nfl ha ironizzato sui
Cardinals definendo questa improbabile cavalcata verso la finale come
“il momento più importante da quando Rod Tidwell prese quel pallone in
touchdwon contro Dallas durante il Monday Night”. Chi è Tidwell?
Materiale di Hollywood, nient’altro che il giocatore assistito da un
Tom Cruise in versione procuratore nel film ‘Jerry Maguire’. Le due
settimane di attesa per la sfida giocata stanotte hanno intrecciato
anche altre chiavi di lettura politica, visto che l’Arizona è la
roccaforte del candidato repubblicano sconfitto alle presidenziali,
John McCain, mentre il proprietario dei Pittsburgh Steelers, Dan
Rooney, è stato tra i sostenitori della campagna elettorale di Obama.
Ma gli Steelers, in un quarto periodo da brividi, hanno rischiato di deludere il 44.mo inquilino della Casa Bianca.
Avanti nel punteggio con un comodo 20-7 la squadra di coach Mike Tomlin
(a 36 anni è il più giovane capo allenatore di sempre a vincere un
Super Bowl) ha subito una sensazionale rimonta dei Cardinals,
trascinati dal quarterback Warner (vincitore della finale Nfl con i St.
Louis Rams) e dal funambolico Larry Fitzgerald. Il ricevitore più
temuto di Arizona ha prima ricevuto in meta il pallone del 20-14,
quindi - con il risultato sul 20-16 grazie ad una safety realizzata
dalla difesa - ha sfruttato una clamorosa voragine nel mezzo della
miglior difesa della lega.
Un buco che ha permesso a Fitzgerald di trasformare uno schema
tutt’altro che cervellotico nella ricezione da 64 yard valsa il
sorpasso.
Due minuti e 47 secondi sul cronometro e 23-20 per
i Cardinals. Gli Steelers, tornati in campo per giocarsi l’ultima
chance, hanno finalmente mostrato il meglio di Roethlisberger, riuscito
ad orchestrare un drive storico: otto azioni e 88 yard macinate, con
sei lanci completati su sette e la splendida palla del trionfo ricevuta
in meta da un funambolico Holmes, eletto miglior giocatore
dell’incontro. Inutile, con 35” da giocare, il tentativo della
disperazione dei Cardinals, fermati definitivamente da un fumble di
Warner provocato da un incontenibile LaMarr Woodley.
Secondo ed ultimo grave errore per il quarterback
di Arizona, che nel secondo quarto, con gli Steelers avanti per 10-7,
aveva già visto il pallone del possibile sorpasso prendere le sembianze
di un intercetto costosissimo: James Harrison anticipa Anquan Boldin
sulla linea di meta degli Steelers, conquista la palla e la porta nella
endzone opposta con un touchdown da 100 yard, il più lungo nella storia
del Super Bowl.
Una partita ricchissima di record, ben 12 per la
finale Nfl: oltre alla meta di Harrison, all’età di Tomlin ed ai sei
successi degli Steelers, sono entrate nel libro dei record le yard
corse da entrambe le squadre (91 in tutto, mai così poche), il terzo
Super Bowl in cui Warner ha lanciato per almeno 300 yard ed i playoff
giocati in maniera impeccabile da Fitzgerald (30 ricezioni, 546 yard e
sette mete).
”Questi ragazzi alla fine ce la fanno sempre”, ha
detto a fine partita coach Tomlin, secondo capo allenatore
afroamericano a vincere il Super Bowl (due anni fa spezzò il tabù Tony
Dungy con gli Indianapolis Colts). Poi il racconto di Roethlisberger,
entrato nel ristretto club dei quarterback con almeno due titoli Nfl.
“Quando abbiamo iniziato l’ultimo drive ho detto ‘ora o mai più’, ho
detto ai ragazzi che tutte le ore passate a studiare i filmati non
sarebbero contate se non ce l’avessimo fatta. Sono orgoglioso del modo
in cui hanno risposto”, ha detto ancora ‘Big Ben’, che dopo il suo
primo Super Bowl rischiò la vita schiantandosi in sella alla sua Suzuki
contro un’automobile.
Roethlisberger, legato agli Steelers da un
ricchissimo contratto, il prossimo anno sarà con ogni certezza ancora
al timone dell’attacco di Pittsburgh, squadra che per volere della
proprietà da sempre spinge per l’estinzione delle barriere di ogni
genere in uno sport continuamente sotto la lente di ingrandimento sotto
il profilo delle pari opportunità. Oltre ad essere il proprietario
dell’unica franchigia della Nfl a vantare nello staff tecnico una donna
(Ariko Iso, di origine asiatica, è una preparatrice atletica), Dan
Rooney ha infatti dato il nome alla regola con cui la lega impone alle
società di avere colloqui con candidati coach di minoranze etniche.
LUCI ROSSE
Interruzione a luci rosse durante il Super Bowl.
Una stazione televisiva di Tucson, in Arizona, ha fatto sapere che
durante la finale giocata stanotte a Tampa tra i Pittsburgh Steelers e
gli Arizona Cardinals il segnale dell’emittente è stato oscurato per
circa dieci secondi da materiale pornografico. In una nota Kvoa-Tv ha
fatto intendere che l’interruzione, toccata solamente ai telespettatori
sintonizzati via cavo attraverso la piattaforma Comcast, è stata
causata da un’intromissione esterna sul segnale della messa in onda
standard. Il segnale in alta definizione, hanno precisato, non è invece
stato alterato. Kvoa-Tv ha avviato un’indagine sull’accaduto.