Il difensore francese conferma il passaggio al Milan:
«Se ne parla tanto, probabilmente andrò lì. La mia è una scelta di vita
e anche se sono legato alla società devo pensare anche alle mie cose.
Dopo tutto questo tempo sono di qua. Ma ho avuto cose mie personali che
mi portano a fare una scelta»
ROMA, 6 aprile - Mexes parla dopo l'operazione al ginocchio
sinistro, e per la prima volta ammette che il suo futuro sarà lontano da
Roma, a tinte rossonere. «L’operazione è andata bene - dice il
difensore francese - ora vado a Trigoria, poi farò una fisioterapia
speciale. Con che maglia riprenderò? La domanda che mi fanno tutti.
Vedremo con calma. Io ora sto qua e penso solo a guarire. Mi dispiace
perché me la sono gufata, certo ci sono cose più gravi nella vita, devo
ragionare, stare tranquillo e devo far star tranquilla la mia famiglia.
Sono stato io a voler rientrare nel secondo tempo, piegavo il ginocchio e
mi sono detto ‘ci provo’. Poi ho detto ‘mi sono spaccato tutto’, non ho
mai sentito una sensazione del genere».
FINALE DI STAGIONE - C'è il rammarico per non poter finire la stagione con la maglia della Roma. «Mi
dispiace non poter aiutare i compagni, mi dispiaceva anche per il
secondo tempo contro la Juventus. Ora mancano sette partite e farò come
Totti, quando si è fatto male ed è stato vicino alla Roma. Ho pianto
prima dell’intervento, ma anche dopo perché ho visto i miei compagni,
mia sorella, mia madre, le persone che mi vogliono bene. Se il cambio
societario può influire sul mio futuro? Io sono più per andare via che
per rimanere».
FUTURO - Arriva il momento di parlare del futuro: «Dopo sette
anni dico che la mia vita l’ho fatta a Roma. Sono di qua. Ma ho avuto
cose mie personali che mi portano a fare una scelta. Sono scelte di vita
e anche se sono legato alla società devo pensare anche alle mie cose.
Non c’entra il cambio di allenatore, con Vincenzo va benissimo». Sono
arrivate chiamate dal Milan? «Ho ricevuto tante telefonate , ho sentito
tanti compagni, dall’Auxerre, dalla Nazionale, dalla Roma…Ieri con
Francesco abbiamo cercato anche di ridere e non ho parlato del mio
futuro. E’ vero ho pianto, ma le lacrime della partita contro la
Sampdoria rimarranno per la vita. Alla Roma auguro di vincere lo
scudetto prossimamente. Se vado al Milan? Se ne parla tanto,
probabilmente sì. Ma né in Italia né all’estero troverò una squadra come
la Roma. Il calcio è così la vita ti fa fare altre scelte». È un addio.
«Se ne parla tanto, probabilmente andrò lì. La mia è una scelta di vita
e anche se sono legato alla società devo pensare anche alle mie cose.
Dopo tutto questo tempo sono di qua. Ma ho avuto cose mie personali che
mi portano a fare una scelta»
ROMA, 6 aprile - Mexes parla dopo l'operazione al ginocchio
sinistro, e per la prima volta ammette che il suo futuro sarà lontano da
Roma, a tinte rossonere. «L’operazione è andata bene - dice il
difensore francese - ora vado a Trigoria, poi farò una fisioterapia
speciale. Con che maglia riprenderò? La domanda che mi fanno tutti.
Vedremo con calma. Io ora sto qua e penso solo a guarire. Mi dispiace
perché me la sono gufata, certo ci sono cose più gravi nella vita, devo
ragionare, stare tranquillo e devo far star tranquilla la mia famiglia.
Sono stato io a voler rientrare nel secondo tempo, piegavo il ginocchio e
mi sono detto ‘ci provo’. Poi ho detto ‘mi sono spaccato tutto’, non ho
mai sentito una sensazione del genere».
FINALE DI STAGIONE - C'è il rammarico per non poter finire la stagione con la maglia della Roma. «Mi
dispiace non poter aiutare i compagni, mi dispiaceva anche per il
secondo tempo contro la Juventus. Ora mancano sette partite e farò come
Totti, quando si è fatto male ed è stato vicino alla Roma. Ho pianto
prima dell’intervento, ma anche dopo perché ho visto i miei compagni,
mia sorella, mia madre, le persone che mi vogliono bene. Se il cambio
societario può influire sul mio futuro? Io sono più per andare via che
per rimanere».
FUTURO - Arriva il momento di parlare del futuro: «Dopo sette
anni dico che la mia vita l’ho fatta a Roma. Sono di qua. Ma ho avuto
cose mie personali che mi portano a fare una scelta. Sono scelte di vita
e anche se sono legato alla società devo pensare anche alle mie cose.
Non c’entra il cambio di allenatore, con Vincenzo va benissimo». Sono
arrivate chiamate dal Milan? «Ho ricevuto tante telefonate , ho sentito
tanti compagni, dall’Auxerre, dalla Nazionale, dalla Roma…Ieri con
Francesco abbiamo cercato anche di ridere e non ho parlato del mio
futuro. E’ vero ho pianto, ma le lacrime della partita contro la
Sampdoria rimarranno per la vita. Alla Roma auguro di vincere lo
scudetto prossimamente. Se vado al Milan? Se ne parla tanto,
probabilmente sì. Ma né in Italia né all’estero troverò una squadra come
la Roma. Il calcio è così la vita ti fa fare altre scelte». È un addio.