Il viaggio di Enoch

Sette angeli da purificare, una sola vita per riuscirci
El shaddai: Ascension of the metatron è un particolare action-adventure sviluppato da Ignition Entertainment. Dietro questo progetto possiamo vedere nomi come Sawaki Takeyasu, artista che in passato ha già curato la parte artistica di Okami e Devil may cry, e i risultati sono fin da subito evidenti.
Nei panni di Enoch, inviato da Dio per sconfiggere7 angeli ribelli e purificare il mondo dal male, dovremo affrontare un viaggio in un mondo astratto, fatto di colori dai forti contrasti e da un immaginario artistico molto ispirato.

Semplice, ma non banale
Il gameplay alla base del titolo è diviso in due parti ben distinte; da un lato abbiamo delle sessioni platform classiche, accompagnate anche da sequenze in due dimensioni. Queste, grazie al pregevole level design, risultano molto divertenti e mai frustranti, grazie al buon posizionamento dei checkpoint ogni volta che cadiamo.
La parte action invece è molto semplice. Una volta che abbiamo stordito un nemico possiamo rubargli l’arma con la pressione del tasto L1, mentre con un tasto per l’attacco e uno per le tecniche ‘’acrobatiche’’ possiamo effettuare una serie di combo molto semplici da realizzare.
Questo aspetto minimalista può sembrare banale, ma presto (soprattutto alle difficoltà più alte) ci si rende conto che senza una giusta tattica si può perdere anche al più facile degli scontri.
Nel gioco infatti sono presenti 3 armi differenti e scegliere l’arma giusta in ogni situazione è fondamentale. Non è raro infatti ritrovarsi a fronteggiare quattro tipologie di nemici differenti ed essere contretti a cambiare l’arma più di una volta durante lo scontro.
Tutto questo, accompagnato dalla necessità di purificare l’arma ogni volta che perde il suo potere divino, dona una profondità agli scontri da non sottovalutare.
Un altro aspetto importante del gameplay è l’armatura del protagonista. Subendo dei colpi oppure cadendo da un baratro essa comincerà a frantumarsi pezzo per pezzo fino a distruggersi completamente.
Una volta morti il gioco vi darà la possibilità di ‘’risvegliarvi’’ premendo alcuni tasti su schermo. Questo bonus però non sarà infinito e dopo un paio di volte ci sarà il vero game over ad attendervi.
Mensione d’onore per i boss. Oltre ad avere un design molto ispirato rappresentano anche le parti migliori del gioco. Fronteggiarli però non sarà sempre semplice, e studiare bene i loro pattern di attacco sarà fondamentale per riuscire a batterli.
La longevità del titolo si attesta sui canoni standard degli action game (sulle 8-10 ore). Una volta finito il gioco si sbloccheranno ben 2 difficoltà extra e una modalità online in cui potrete registrare i vostri record di fine missione oppure consultare quelli dei vostri amici. Un buon incentivo per ricominciare la storia sono anche i vari collezionabili presenti nel gioco (6 portali oscuri più 19 note da trovare) che andranno a sbloccare armature extra molto utili.

Grafica....oppure arte?
L’aspetto più sorprendente del gioco (e anche il suo maggiore punto di forza) è sicuramente il comparto artistico. Il design è le scelte stilistiche adottate donano un effetto poetico a tutta la produzione.
Visitare i vari livelli del gioco sarà una vera gioia per gli occhi. Sembrerà quasi di giocare all’interno di un dipinto creato dalla mente di un pittore visionario.
Uno spettacolo visivo reso ancora più evocativo grazie alla splendida colonna sonora, molto ispirata e in grado di dare la giusta enfasi in ogni sequenza di gioco.
Non lo dimenticherai facilmente
El shaddai è un titolo molto controverso e difficile da valutare. Se da un lato abbiamo un titolo che non aggiunge niente di nuovo dal punto di vista del gameplay, dall’altro è impossibile non rimanere incantati di fronte alla magia del comparto tecnico,vero punto forte dell’intera produzione.
Rimane quindi un prodotto consigliato agli amanti degli action-adventure e in paticolare a tutti quelli che desiderano vedere un’ambientazione fuori dagli schemi.
VOTO: 8
(80 per una valutazione alla play gen)
PRO
Comparto artistico originale
Ottime ambientazioni
Buon mix di esplorazione e avventura
CONTRO
Alcune inquadrature non sempre perfette
Eccessivo aliasing
Il battle system può risultare ripetitivo

Sette angeli da purificare, una sola vita per riuscirci
El shaddai: Ascension of the metatron è un particolare action-adventure sviluppato da Ignition Entertainment. Dietro questo progetto possiamo vedere nomi come Sawaki Takeyasu, artista che in passato ha già curato la parte artistica di Okami e Devil may cry, e i risultati sono fin da subito evidenti.
Nei panni di Enoch, inviato da Dio per sconfiggere7 angeli ribelli e purificare il mondo dal male, dovremo affrontare un viaggio in un mondo astratto, fatto di colori dai forti contrasti e da un immaginario artistico molto ispirato.


Semplice, ma non banale
Il gameplay alla base del titolo è diviso in due parti ben distinte; da un lato abbiamo delle sessioni platform classiche, accompagnate anche da sequenze in due dimensioni. Queste, grazie al pregevole level design, risultano molto divertenti e mai frustranti, grazie al buon posizionamento dei checkpoint ogni volta che cadiamo.
La parte action invece è molto semplice. Una volta che abbiamo stordito un nemico possiamo rubargli l’arma con la pressione del tasto L1, mentre con un tasto per l’attacco e uno per le tecniche ‘’acrobatiche’’ possiamo effettuare una serie di combo molto semplici da realizzare.
Questo aspetto minimalista può sembrare banale, ma presto (soprattutto alle difficoltà più alte) ci si rende conto che senza una giusta tattica si può perdere anche al più facile degli scontri.
Nel gioco infatti sono presenti 3 armi differenti e scegliere l’arma giusta in ogni situazione è fondamentale. Non è raro infatti ritrovarsi a fronteggiare quattro tipologie di nemici differenti ed essere contretti a cambiare l’arma più di una volta durante lo scontro.
Tutto questo, accompagnato dalla necessità di purificare l’arma ogni volta che perde il suo potere divino, dona una profondità agli scontri da non sottovalutare.
Un altro aspetto importante del gameplay è l’armatura del protagonista. Subendo dei colpi oppure cadendo da un baratro essa comincerà a frantumarsi pezzo per pezzo fino a distruggersi completamente.
Una volta morti il gioco vi darà la possibilità di ‘’risvegliarvi’’ premendo alcuni tasti su schermo. Questo bonus però non sarà infinito e dopo un paio di volte ci sarà il vero game over ad attendervi.
Mensione d’onore per i boss. Oltre ad avere un design molto ispirato rappresentano anche le parti migliori del gioco. Fronteggiarli però non sarà sempre semplice, e studiare bene i loro pattern di attacco sarà fondamentale per riuscire a batterli.
La longevità del titolo si attesta sui canoni standard degli action game (sulle 8-10 ore). Una volta finito il gioco si sbloccheranno ben 2 difficoltà extra e una modalità online in cui potrete registrare i vostri record di fine missione oppure consultare quelli dei vostri amici. Un buon incentivo per ricominciare la storia sono anche i vari collezionabili presenti nel gioco (6 portali oscuri più 19 note da trovare) che andranno a sbloccare armature extra molto utili.


Grafica....oppure arte?
L’aspetto più sorprendente del gioco (e anche il suo maggiore punto di forza) è sicuramente il comparto artistico. Il design è le scelte stilistiche adottate donano un effetto poetico a tutta la produzione.
Visitare i vari livelli del gioco sarà una vera gioia per gli occhi. Sembrerà quasi di giocare all’interno di un dipinto creato dalla mente di un pittore visionario.
Uno spettacolo visivo reso ancora più evocativo grazie alla splendida colonna sonora, molto ispirata e in grado di dare la giusta enfasi in ogni sequenza di gioco.
Non lo dimenticherai facilmente
El shaddai è un titolo molto controverso e difficile da valutare. Se da un lato abbiamo un titolo che non aggiunge niente di nuovo dal punto di vista del gameplay, dall’altro è impossibile non rimanere incantati di fronte alla magia del comparto tecnico,vero punto forte dell’intera produzione.
Rimane quindi un prodotto consigliato agli amanti degli action-adventure e in paticolare a tutti quelli che desiderano vedere un’ambientazione fuori dagli schemi.
VOTO: 8
(80 per una valutazione alla play gen)
PRO
Comparto artistico originale
Ottime ambientazioni
Buon mix di esplorazione e avventura
CONTRO
Alcune inquadrature non sempre perfette
Eccessivo aliasing
Il battle system può risultare ripetitivo