Mai definizione fu più letterale: in Outlast si sopravvive e si affrontano orrori indicibili. Il nostro protagonista è un malcapitato reporter la cui unica "arma" è una videocamera che grazie agli infrarossi gli permette di esplorare anche le tante zone completamente buie. Altro non c'è e in maniera molto chiara all'inizio del gioco ti vengono comunicate le tre alternative: scappare, nascondersi o morire. Tutto questo all'interno di una storia horror classica e banalotta, piena (immagino volutamente) di stereotipi, con grafica e meccaniche elementari degne di un discreto titolo PS2. Faccio fatica a dare un parere, da un lato era tanto tempo che un gioco non mi faceva saltare sulla sedia o rabbrividire per scene davvero forti. Dall'altro non è certo quello che mi aspetterei dalla mia PS4, anche se si tratta di un gioco da PS store (gratuito per gli abbonati plus).


