Piranha Bytes lancia il terzo capitolo della sua serie ruolistica in salsa piratesca.
[Questa è la discussione di un articolo di videogame.it: Recensione Risen 3: Titan Lords: Prigioniero del passato]
Davide Persiani
Videogame.it
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Mi sembra una recensione spropositata, in senso negativo, superficiale in alcuni aspetti e lacunosa in altri c'è questo abbaglio del "comparto tecnico" da qualche anno a questa parte, bagaglio portatoci da ben più noti titoli tutta grafica e poco arrosto, come ai tempi del primo e del secondo gothic, dove sembrava che la grafica fosse il motivo per non giocarlo, a completare il mix micidiale si è aggiunta la tripla A, fenomeno e segno dei tempi, retaggio di consolari convertitisi al pc.
Il comparto tecnico, per quanto mediocre e antiquato, è solo uno dei tanti problemi che rendono Risen 3 un gioco di scarsa qualità e, se mi permetti, credo che siano le tue "accuse", se così vogliamo definirle, a essere un pochino superficiali. Che un gioco non debba essere giudicato per la grafica non è certo un mistero, e credo che se fossi stato un pochino meno prevenuto durante la lettura dell'articolo, forse ti saresti accorto che la valutazione finale non è certo legata al comparto grafico.
Detto questo credo che la domanda a cui rispondere sia essenzialmente una: "Cosa rende un gioco di ruolo degno di essere giocato?". E personalmente credo che la risposta sia molto semplice: una storia appassionante e ben raccontata, una progressione stimolante e mai banale, e a voler essere proprio pignoli, un sistema di combattimento in grado di regalare più di qualche soddisfazione. Risen 3 propone qualcosa di tutto questo? Purtroppo no, confermandosi al contrario nettamente inferiore a titoli "vecchi" come Skyrim, Dragon Age, The Witcher e lo stesso Gothic (giusto per citare i primi che mi vengono in mente).
Alla luce di ciò, e di un comparto tecnico che rappresenta la proverbiale ciliegina sulla torta (ma in negativo), credo che elogiare un titolo come questo, o anche solo reputarlo "accettabile", sia solo una semplice dimostrazione di quanto il detto "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" sia assolutamente veritiero.
Qualora desiderassi ulteriori delucidazioni sai dove trovarmi
Detto questo credo che la domanda a cui rispondere sia essenzialmente una: "Cosa rende un gioco di ruolo degno di essere giocato?". E personalmente credo che la risposta sia molto semplice: una storia appassionante e ben raccontata, una progressione stimolante e mai banale, e a voler essere proprio pignoli, un sistema di combattimento in grado di regalare più di qualche soddisfazione. Risen 3 propone qualcosa di tutto questo? Purtroppo no, confermandosi al contrario nettamente inferiore a titoli "vecchi" come Skyrim, Dragon Age, The Witcher e lo stesso Gothic (giusto per citare i primi che mi vengono in mente).
Alla luce di ciò, e di un comparto tecnico che rappresenta la proverbiale ciliegina sulla torta (ma in negativo), credo che elogiare un titolo come questo, o anche solo reputarlo "accettabile", sia solo una semplice dimostrazione di quanto il detto "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" sia assolutamente veritiero.
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Davide Persiani
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