giovanni1982
ciao
Tutti in nero...
Per fortuna mi son licenziato prima...
«Il governo intende modificare il regime del reintegro così come previsto dall’articolo 18», «eliminandolo per i licenziamenti economici e sostituendolo con un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità». La svolta sul lavoro è tutta qui e la riassume il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel discorso odierno al Senato sul Jobs act, riferendosi al contratto a tutele crescenti per i neo-assunti. Sarà prevista la possibilità del reintegro soltanto «per i licenziamenti discriminatori e per quelli ingiustificati di natura disciplinare particolarmente gravi», aggiunge delineando il meglio l’ambito di intervento della riforma del lavoro che non snatura del tutto l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori ma certo interviene in maniera netta sulla disciplina dei licenziamenti. Sul quale «non c’è piena condivisione tra tutti, anche nella maggioranza, nel Pd. Non credo che queste diversità, affermate e discusse, possano portare a mettere in discussione un passaggio così importante ed essenziale», spiega Poletti secondo il quale l’esecutivo terrà conto nei decreti del «lavoro fatto e delle posizioni espresse».
Le collaborazioni a progettoNovità anche sul fronte della razionalizzazione dei contratti, con l’abolizione del co.co.pro. Dice Poletti che la «scelta fondamentale per ridurre la precarietà per i lavoratori e dare certezza alle imprese è un drastico riordino delle tipologie contrattuali con l’abolizione delle forme più permeabili agli abusi e più precarizzanti». Un passaggio anche sul tema della rappresentanza: «quello di ieri tra governo e sindacati è stato un «confronto utile», che «ha messo le basi per una riflessione ulteriore intorno ad alcuni elementi che non sono presenti tra le materie ricomprese nella delega come la rappresentanza e le sue regole ed il tema della contrattazione aziendale o di secondo livello», ha aggiunto il titolare del Welfare.
http://www.corriere.it/economia/14_ottobre_08/cambia-lavoro-no-reintegro-licenziamenti-economici-b36867ce-4f00-11e4-b3e6-b91ef8141370.shtml

Per fortuna mi son licenziato prima...

«Il governo intende modificare il regime del reintegro così come previsto dall’articolo 18», «eliminandolo per i licenziamenti economici e sostituendolo con un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità». La svolta sul lavoro è tutta qui e la riassume il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel discorso odierno al Senato sul Jobs act, riferendosi al contratto a tutele crescenti per i neo-assunti. Sarà prevista la possibilità del reintegro soltanto «per i licenziamenti discriminatori e per quelli ingiustificati di natura disciplinare particolarmente gravi», aggiunge delineando il meglio l’ambito di intervento della riforma del lavoro che non snatura del tutto l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori ma certo interviene in maniera netta sulla disciplina dei licenziamenti. Sul quale «non c’è piena condivisione tra tutti, anche nella maggioranza, nel Pd. Non credo che queste diversità, affermate e discusse, possano portare a mettere in discussione un passaggio così importante ed essenziale», spiega Poletti secondo il quale l’esecutivo terrà conto nei decreti del «lavoro fatto e delle posizioni espresse».
Le collaborazioni a progettoNovità anche sul fronte della razionalizzazione dei contratti, con l’abolizione del co.co.pro. Dice Poletti che la «scelta fondamentale per ridurre la precarietà per i lavoratori e dare certezza alle imprese è un drastico riordino delle tipologie contrattuali con l’abolizione delle forme più permeabili agli abusi e più precarizzanti». Un passaggio anche sul tema della rappresentanza: «quello di ieri tra governo e sindacati è stato un «confronto utile», che «ha messo le basi per una riflessione ulteriore intorno ad alcuni elementi che non sono presenti tra le materie ricomprese nella delega come la rappresentanza e le sue regole ed il tema della contrattazione aziendale o di secondo livello», ha aggiunto il titolare del Welfare.
http://www.corriere.it/economia/14_ottobre_08/cambia-lavoro-no-reintegro-licenziamenti-economici-b36867ce-4f00-11e4-b3e6-b91ef8141370.shtml