
Datasheet
- Sviluppatore
- Red Storm Entertainment
- Genere
- Sparatutto
- Distributore Italiano
- Ubisoft Italia
- Data di uscita
- 18/9/2003
- Lingua
- Manuale in Italiano
- Giocatori
- 16
- Prezzo
- 32,90 euro
Lati Positivi
- Gioco profondo e impegnativo
- Accurata ricostruzione dei combattimenti
- Molta libertà di azione
- Effetti sonori strepitosi
- Modalità multiplayer esaltanti
Lati Negativi
- Nessuna innovazione a livello di gameplay
- Grafica migliorabile
- A tratti ripetitivo
Hardware
Multiplayer
Link
Tom Clancy's Ghost Recon: Island Thunder
Fidel Castro è morto, ma nel 2010 il destino di Cuba sembra ancora nelle mani di pochi nostalgici del vecchio regime che non vogliono rinunciare al potere e far diventare l'isola caraibica una democrazia, accettando le prime libere elezioni da quasi mezzo secolo. Chi può risolvere questa delicata situazione se non gli uomini più addestrati e combattivi dell'intero pianeta? Nessuno naturalmente.
Sono molti infatti i frangenti in cui dovremo cercare l'appoggio solo di determinati compagni e altri in cui sarà necessario sferrare un attacco congiunto con tutte le forze a disposizione. Un esperto demolitore, per esempio, può facilmente sgombrare un'abitazione o un nascondiglio nemico lanciando bombe a mano anche da lunga distanza, mentre un cecchino, se mimetizzatosi nel migliore dei modi, può risolvere da solo una situazione disperata (e ce ne saranno molte vista anche la sproporzione tra il numero dei nemici e dei nostri Ghost) e chi ha pochi punti di furtività (o stealth visto che siamo in argomento) farebbe meglio a percorrere un tragitto ricco di ripari naturali per non rischiare di essere sorpreso dall'avanguardia nemica (da questo punto di vista il sistema di punteggio si è rivelato molto utile e realistico).
Tutti questi pregi non impediscono però una certa staticità, che dopo alcune ore di gioco potrebbe stancare più di un utente per la ripetitività di certe situazioni, visto che chi ha già un minimo di esperienza non tarderà a scoprire con largo anticipo la posizione dei nemici che e in ogni caso sarà possibile completare alcuni obiettivi senza sparare un colpo grazie ai provvidenziali interventi dei nostri compagni.
LA POTENZA DEL MULTIPLAYER
Dove Tom Clancy's Ghost Recon: Island Thunder non delude, anzi, è invece nel gioco in multiplayer, che grazie a dodici mappe e a numerose modalità è in grado di dare una scossa in termini di varietà e divertimenti non indifferente. Già se affrontato in due in split-screen o con System Link, il gioco risulta molto più esaltante e ricco di variabili, ma è indubbiamente il servizio offerto da Xbox Live a fare la differenza. Per l'occasione Red Storm Entertainment ha fatto le cose in grande e non solo per la qualità e vastità delle mappe (formidabile quella desertica), ma anche per il numero di opzioni e di modalità di gioco. Nel caso del cooperative mode possiamo scegliere tra Missione (noi e altri cinque giocatori alleati per risolvere determinati obiettivi), Scontro (eliminare tutti i nemici presenti nel livello), Ricognizione (giungere a un punto di raccolta senza nessuna perdita) e Difesa (già presente in single player), in cui dobbiamo resistere all'assalto dei nemici restando fermi in un determinato luogo.
La seconda modalità riguarda il gioco a squadre, con ben cinque opzioni che passano dal classico Last Man Standing (vince la squadra che ha ucciso più avversari) al più adrenalinico Assedio, dove si affrontano una squadra con pochi uomini a difesa di una base e una intenta a conquistare l'avamposto.
L'ultima modalità è invece incentrata su partite in solitario, dove dovremo affrontare gli altri avversari potendo contare solo sulle nostre forze e sulle nostre abilità come tiratori.
GRAFICA PER TUTTI I GUSTI
Dopo l'analisi del gioco in singolo (solo discreta) e in multiplayer (a dir poco esaltante), diamo ora un'occhiata al reparto grafico e sonoro, che da sempre è stato il fiore all'occhiello dei titoli ispirati ai personaggi e alle storie di Tom Clancy. Anche qui però vale lo stesso discorso fatto in precedenza per il gameplay, ovvero un'estrema somiglianza (e quasi nessun miglioramento) rispetto al primo Ghost Recon, uscito su Xbox quasi un anno fa.
Il lavoro dei grafici è sicuramente in grado di coinvolgere non poco e presenta piccoli tocchi di classe in grado di fare la differenza (gli effetti di lens-flare, i visi e le uniformi dei nostri compagni, l'accuratezza con cui sono state riprodotte le armi), ma il design dei livelli è poco ispirato e fin troppo ripetitivo (le città cubane non sono poi tanto diverse da quelle balcaniche viste in Rogue Spear). Questo particolare si nota soprattutto negli interni dei caseggiati (praticamente vuoti) e negli scenari all'aperto, che se non fosse per gli agenti atmosferici e le condizioni di luminosità, rischierebbero davvero di essere troppo simili l'uno all'altro, senza contare l'inefficacia di alcune texture e l'aspetto tutt'altro che definito di molti elementi paesaggistici (le piante soprattutto). Ciò comunque non impedisce un colpo d'occhio generale di grande effetto e anche il motore non mette in mostra alcuna incertezza sul versante della fluidità, ma siamo sicuri che con qualche dettaglio in più e un aspetto più curato di certi elementi, la resa finale avrebbe potuto riservare ancor più sorprese.
Eccezionale invece è il comparto audio, a cui manca solo il doppiaggio in italiano per raggiungere la perfezione. La codifica in Dolby Digital 5.1 è in grado di restituire gli effetti ambientali (pioggia, vento, rumore dei passi) e quelli "artificiali" come spari e voci con una verosimiglianza che ha pochi paragoni nel panorama videoludico moderno, tanto che se giocato senza un impianto multicanale, Island Thunder rischia di perdere molto del suo appeal spettacolare. Di routine, invece, ma sempre solide e perfettamente in tema, le musiche. Chiudiamo qui il nostro reportage di guerra dalla Cuba del prossimo futuro, dando subito spazio al commento per le considerazioni finali.