
Datasheet
- Produttore
- Ubisoft Entertainment
- Genere
- Sparatutto
- Distributore Italiano
- Steam
- Data di uscita
- 10/4/2014
- Giocatori
- 16
Hardware
Multiplayer
Modus Operandi
Link
Gratis è meglio? Sì, decisamente
Ghost Recon si tuffa con stile nel calderone Free to Play.
Santo subito chi aveva detto, in tempi non sospetti, che il Free to Play sarebbe stato il futuro. Ora, questo futuro non è ancora arrivato e forse nemmeno mai arriverà, ma è indubbio che si tratti di un settore sempre più movimentato e interessante, che oltre alla solita caterva di cloni coreani di Counter-Strike, nell’ambito degli sparatutto in prima persona sta attirando un numero crescente di nomi di rilievo assoluto: Quake, Battlefield, Team Fortress 2, Tribes, ArmA. Ci si stanno mettendo anche alcune delle menti che hanno dato via a un certo World of Warcraft e pare che il F2P attecchirà prossimamente anche nel finora inviolabile sistema chiuso di Xbox 360. In un piatto che evidentemente risulta ricco, ci si ficca ora anche Ubisoft, già vista all’opera in altri ambiti del F2P, con l’edizione Freemium di un suo cavallo di battaglia del calibro di Tom Clancy’s Ghost Recon. Un progettino che, per quel che abbiamo potuto provare qualche settimana fa all'E3 2011, appare ben pensato e ben realizzato.
UNA GUERRA TUTT'ALTRO CHE AL RISPARMIO
Tom Clancy’s Ghost Recon Online prende la serie per come l’abbiamo conosciuta negli ultimi cinque anni, quindi nella sua declinazione in terza persona e uber-tecnologica powered by CrossCom e altre dotazioni militari d’avanguardia, la smonta e la ricostruisce attorno a concetti propri degli MMO. Non senza metterci qualche bella soluzione di gameplay che, diciamolo, è in grado di rendere l’azione perfino più piacevole e interessante rispetto alle ultime interazioni multiplayer e non della saga “vera e propria”. Il tutto inquadrato da un comparto grafico sull’ottimo andante, considerando la natura del progetto, con un’illuminazione di valore e uno stile “squadrato” a cui riesce particolarmente bene di fare delle necessità tecnologiche di un motore che non può essere molto impegnativo in termini di requisiti hardware una piacevole e distintiva virtù estetica.
Tre le classi selezionabili: Assault, Recon e Specialist. Oltre a contraddistinguersi per caratteristiche di combattimento proprie, riconducibili agli archetipi che richiamano (quello a cui si rifà lo Specialista è il Supporto), ciascuna ha anche abilità peculiari. Per quel che abbiamo visto, l’assaltatore può avvalersi del Blitz, tramite cui brandire uno scudo, con cui proteggersi o provare a sfondare le linee nemiche, effettuando uno sprint a mo’ di ariete. Grazie ad Oracle, il Cecchino ha la capacità di “fiutare” il nemico nei paraggi, anche attraverso i muri. Lo Specialista può invece richiamare una sorta di bolla protettiva, utile quando occorre ad esempio presidiare una certa zona della mappa. Inoltre, come in un vero e proprio party, stando assieme ciascuno può arrecare a suo modo beneficio agli altri, promuovendo quindi il gioco di squadra: l’Assault inspessisce l’armatura dei compagni, il Recon estende loro la sua vista prodigiosa, mentre lo Specialist rifornisce tutti di munizioni.
Tattica, organizzazione e incastro di ruoli, in pura tradizione Ghost Recon, sembrano dunque esserci, e sembra anche esserci uno spessore shooter particolarmente invitante. Gli scontri sono puliti, solidi e piacevoli, corroborati da un sistema di controllo che permette di prodursi in scivolate e sporgersi in svariati modi dalle coperture, passando opportunamente alla prima persona nel caso si voglia mirare più di precisione. Con all’attivo solo il paio di partite fatte sullo showfloor della fiera losangelina, è ancora presto per sbilanciarsi, ma in Ghost Recon Online sembrano insomma esserci qualità da sparatutto “hardcore”.

A ciò va poi sommata una certa impronta da gioco di ruolo. I personaggi hanno infatti livelli di esperienza e conseguenti nuove caratteristiche e abilità da sbloccare (su cui i ragazzi del team di sviluppo che abbiamo incontrato sono stati misteriosi), gli attributi delle armi sono regolati da un set di statistiche più dettagliato rispetto alla media degli sparatutto, mentre spesse volte appaiono a schermo numeri volti a indicare le probabilità di uccidere un nemico con un colpo alla testa o il grado di resistenza di un riparo. A fine partita non si fa mancare nemmeno un “loot”, generato casualmente entro certi intervalli, determinati dal proprio apporto ai risultati ottenuti dalla propria squadra.
E tutto questo gratis, con la possibilità da parte degli utenti di comprare optional meramente accessori, o il classico bonus grazie a cui salire di livello più velocemente, e la promessa da parte di Ubisoft che i contenuti premium si limiteranno ad agevolazioni di simile natura. In attesa di provarne e di saperne di più, al nostro primo appuntamento giocato, Ghost Recon Online si è presentato con un biglietto da visita con sopra scritto "bello, divertente e democratico".