
Datasheet
- Produttore
- Electronic Arts
- Sviluppatore
- EA Bright Light Studio
- Genere
- Gestionale
- PEGI
- 3+
- Distributore Italiano
- Electronic Arts Italia
- Data di uscita
- 12/11/2010
- Lingua
- Italiano
- Giocatori
- 4
- Prezzo
- € 54,99
Lati Positivi
- Gioco ricco di modalità diverse
- Tutte le regole del Monopoly su console
- La visuale in 3D è piacevole...
Lati Negativi
- ...ma poteva essere realizzata meglio
- Sonoro molto ripetitivo
- Intelligenza avversaria poco coerente
Hardware
Multiplayer
Le mani sulla città
Il gioco da tavolo più famoso di sempre torna su console.
I giochi da tavolo trasportati su PC e console non hanno riscosso mai grande successo, un po’ per la lentezza delle meccaniche originali che mal si adattano all’immediatezza dei videogiochi, un po’ per l’assenza di quell’elemento umano così importante dal vero e inevitabilmente sacrificato nella riduzione videoludica.
Anche per questo i tantissimi videogiochi di Monopoly, compreso l’omonimo titolo del 2008 targato EA Games, non hanno saputo ricreare la magia originale del celebre board-game di Charles Darrow risalente a quasi ottant’anni fa, ma Monopoly Streets potrebbe finalmente riuscire nell’impresa grazie soprattutto a due novità importanti come il “tavolo” rappresentato in un vero 3D e il gioco online. Ma andiamo con ordine.
il 3d cittadino
Monopoly Streets permette di giocare in una modalità classica con l’ormai celebre cartone verde visto quasi in isometrica e in una modalità alternativa, dove i giocatori si muovono all’interno di una vera e propria città tridimensionale con tanto di strade, pedine, palazzi e veicoli in movimento. Tra le due diverse modalità non cambia nulla a livello di gameplay o di opzioni, ma solo la diversa impostazione grafica che però, nel caso della componente 3D, lascia piuttosto a desiderare per dettaglio e cura dei particolari e il tutto pare uno scialbo porting da Wii senza grandi ambizioni visive.
D’altronde stiamo parlando di una riduzione videoludica di Monopoly e in questo senso le aspettative grafiche non sono certo delle migliori; lo stesso sonoro, retto su musiche molto ripetitive e sui “versi” dei personaggi a dir poco fastidiosi, lascia il tempo che trova, anche se abbiamo apprezzato lo sforzo di doppiare in italiano Mr. Monopoly (anche il resto del gioco, compresi i nomi delle vie, è interamente localizzato nella nostra lingua). Tecnicamente si poteva insomma fare molto meglio, ma non è su questo che si deve basare la validità di un gioco come Monopoly Streets.
a ognuno la sua modalità
Per fortuna i fan del board-game originale hanno a disposizione una buona ricchezza di contenuti, comprese le cinque modalità di gioco alternative a quella classica. Troviamo infatti anche Dado (dove giochiamo con un terzo dado), Partita breve, Arena degli affari (vince chi dopo venti turni è il più ricco), Jackpot e Affari veloci. Nessuna di queste modalità stravolge davvero le meccaniche originali o aggiunge granché a quella principale, ma va almeno apprezzato lo sforzo degli sviluppatori nel fornire un “pacchetto” quanto più completo e variegato possibile.
Per il resto il gameplay della versione classica è estremamente rispettoso delle regole e del funzionamento originale; si lanciano i dadi, si va di casella in casella per acquistare terreni, costruirvi sopra case e alberghi o pagare dazio al possessore di quella casella, con anche i vari bonus delle Probabilità, la Prigione, l’ipoteca sui propri beni, il doppio tiro di dadi se esce una combinazione con due numeri uguali e via di questo passo. C’è davvero tutto quello che ci si può aspettare da un gioco di Monopoly e in effetti il nuovo approccio 3D, benchè un po’ lento e stancante alla lunga (per fortuna le animazioni degli spostamenti si possono saltare), aggiunge un pizzico di novità in più facendoci vedere ad esempio le case e i palazzi sorgere come in un tipico gestionale a la Sim City.
the human factor
A meno di non scegliere una delle cinque modalità diverse e come succede con la versione da tavolo, una partita completa a Monopoly ha una durata notevole, ma questo fattore dipende anche dal livello di difficoltà dei giocatori avversari (Facile, Medio, Difficile). Le uniche varianti che entrano in gioco tra un livello e l’altro riguardano il lancio di dadi più o meno fortunato, l’abilità nel chiudere le aste e il comportamento in fase di scambio di terreni, che può richiedere da parte nostra anche un esborso di denaro notevole. In generale però abbiamo notato davvero poche differenze nel livello di difficoltà e quindi l’unico modo per divertirsi davvero e avere di fronte avversari davvero in gamba è il multiplayer fino a quattro giocatori, disponibile sia offline sulla stessa console, sia online tramite Xbox Live. I server al momento sono deserti (il gioco è appena uscito), ma abbiamo giocato un paio di partite offline con altri due amici e in effetti, rispetto agli avversari guidati dalla CPU, c’è molto più gusto nel giocare e nell’arricchirsi ai danni degli altri, oltre a sperimentare quel fattore umano di cui parlavamo in apertura e che in questo caso ha poco da invidiare al gioco da tavolo.