Datasheet
- Sviluppatore
- Bandai Namco
- Genere
- Picchiaduro
- Distributore Italiano
- Nintendo Italia
- Data di uscita
- 18/3/2016
Hardware
Multiplayer
Modus Operandi
Sedici Pokémon pronti al combattimento
Pikachu & soci si preparano ad affrontarsi nell’arena della regione di Ferrum
Quanti appassionati di Pokémon hanno sognato di poter controllare la propria creatura preferita direttamente, senza dover semplicemente impartire ordini nel ruolo di un allenatore? Molti, moltissimi, se non tutti. Con Pokkén Tournament, Nintendo e Bandai Namco ci offriranno proprio questa opportunità. Tra poco meno di un mese avremo quindi modo di visitare la regione di Ferrum e, pad alla mano di trasformarci in un Pokémon pronti a combattere contro dei rivali decisamente agguerriti.
IL ROSTER
Pokkén Tournament metterà a disposizione dei giocatori sedici differenti personaggi, quattordici selezionabili sin dal primo accesso alla console e due, Mewtwo e la sua versione Shadow, sbloccabili nel corso della modalità Torneo delle Leghe (e nel caso del secondo, anche mediante una carta Amiibo presente nella tiratura iniziale del gioco). Considerando che è stato confermato ufficialmente che non sono previsti piani per futuri DLC, il quantitativo di lottatori potrebbe sembrare piuttosto esiguo, soprattutto se confrontato ad altre produzioni del genere e alla sconfinata quantità di Pokémon da cui trarre potenziale ispirazione. Partendo dal presupposto che un roster particolarmente corposo non è sinonimo di divertimento (anche per Street Fighter V, giusto per citare un esempio recente, è divertentissimo pur con “soli” sedici personaggi) pare evidente che il lavoro svolto dagli sviluppatori sia stato indirizzato più sulla qualità che sulla quantità. La caratterizzazione dei vari personaggi va ben oltre infatti al semplice lato estetico, con diversi stili di combattimento che richiedono approcci sostanzialmente differenti per essere sfruttati al meglio; il feeling dovrebbe cambiare in maniera evidente a seconda del Pokémon prescelto, con il classico campionario dei picchiaduro che comprenda alcuni lottatori che si avvicinano allo stile “brawler” e sono ideali per gli scontri ravvicinati, altri più efficaci dalla distanza, altri ancora un mix equilibrato di potenza e velocità. Oltre al roster dei personaggi da controllare direttamente nel corso dei combattimenti, prima di entrare nell’arena sarà necessario operare un’altra scelta. Saranno infatti disponibili sedici coppie Pokémon che fungeranno da supporto durante gli scontri. Ognuno di questi personaggi disporrà di una diversa abilità che potrà essere offensiva o difensiva (causare danni all’avversario, allontanarlo temporaneamente, ripristinare parte dell’energia) e sarà richiamabile una volta riempita l’apposita barra energetica.

LE MODALITÀ
Nei panni di un allenatore di Pokémon, avremo modo di partecipare a delle leghe di difficoltà crescente, in cui il nostro obiettivo sarà quello di scalare la graduatoria fino ad arrivare nelle parti alte della classifica e poter sfidare il campione in carica. La struttura dei tornei è abbastanza semplice, con una serie di combattimenti divisi in gruppi che stabiliranno la nostra posizione; ogni blocco sarà composto da cinque lottatori (il nostro personaggio più quattro avversari) e in base alle nostre performance potremo guadagnare o meno posizioni. Considerando che i Pokémon presenti nel gioco sono solo sedici, e che il numero di partecipanti alle leghe è di gran lunga superiore a questa cifra (si passa dai quaranta della lega Verde ai cento della Chroma) è facile intuire come sarà possibile affrontare più volte lo stesso avversario; per evitare una noiosa ripetizione dei medesimi combattimenti, visto che potenzialmente c’è il rischio di trovarsi in un gruppo composto sempre da un solo tipo di avversario, i programmatori hanno assicurato di aver svolto un attento lavoro sull’intelligenza artificiale in modo da poter garantire che un singolo personaggio possa adottare stili di combattimento differenti. Saranno poi disponibili le classiche opzioni relative all’allenamento, mentre per quanto riguarda la componente estetico non esisteranno opzioni per modificare l’aspetto dei lottatori, ma solo quello del nostro alter ego virtuale. Nuovi oggetti, che spaziano da pettinature a cappelli, da occhiali a fondali potranno essere sbloccati mediante il denaro guadagnato nel corso delle partite, con la possibilità di ottenere monete extra semplicemente “collegando” giornalmente i propri Amiibo al gioco (è questa l’unica funzione degli Amiibo, e al momento non sono previsti modelli dedicati a Pokkén Tournament). Questo per quanto riguarda il single player, mentre il multigiocatore comprenderà sfide online, possibilità di collegare due console via LAN oppure di affrontarsi sulla stessa console.

I COMBATTIMENTI
Pokkén Tournament potrà contare su un combat system che unirà due diverse anime di gioco. L’inizio dello scontro sarò incentrato sulla cosiddetta Field Phase, caratterizzata da una struttura tridimensionale che permette di muoversi liberamente all’interno dell’arena, ma eseguendo particolari mosse il combattimento subirà un repentino cambio di stile trasformandosi in un classico picchiaduro bidimensionale. Si tratta di una scelta abbastanza originale, che a una prima prova dei fatti è sembrata funzionare in maniera discreta dato che il passaggio da una fase all’altra non dovrebbe causare alcun tipo di calo di ritmo e potrebbe invece inserisce un pizzico di ulteriore strategia negli scontri. Oltre al già citato supporto di altri Pokémon, sarà inoltre presente la canonica barra per l’esecuzione di super mosse, che si ricaricherà sia infliggendo colpi agli avversari che subendoli e che permetterà anche di attivare la Megaevoluzione, ovvero una versione potenziata del nostro personaggio.
Il nostro primo contatto con Pokkén Tournament è stato piuttosto breve, quindi non ci avventureremo in spericolati giudizi definitivi, ma ciò che possiamo dire è che le prime sensazioni sono nel complesso positive. Ci sono diversi elementi di gioco (profondità dei combattimenti, effettiva diversificazione dei personaggi, funzionamento della componente online…) che ovviamente potremo valutare appiano solamente in fase di recensione, ma se le premesse saranno rispettate a metà marzo avremo per le mani un titolo che sarà imperdibile per i fan di Pokémon, ma che potrà catturare l’interesse anche degli appassionati di picchiaduro.