Dal calcio al basket
Il successo di Rocket League, tra porte e canestri
Solo se avete vissuto in una caverna, senza parlare con nessuno per tutto il 2015 avete la scusante per non conoscere Rocket League. Eletto videogioco sportivo dell’anno passato ai D.I.C.E. awards, il seguito di Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars (uscito in esclusiva su PlayStation 3 nel 2009) si è imposto davanti a pesi massimi come Fifa 16, Pes16 e NBA2K16 tanto da arrivare, in un lasso di tempo che va da luglio a febbraio del 2015, a 11 milioni di download senza contare il free weekend su Steam avvenuto circa due settimane fa, una vetrina da non sottovalutare. Quando descrivo brevemente il gioco ad un amico che magari mi chiede un consiglio su un titolo da giocare mordi e fuggi ma con una certa profondità la sua reazione quasi sempre è quella di un’occhiata sgranata. Sentirsi rispondere che si tratta fondamentalmente di un gioco in cui delle macchine dentro una gabbia devono riuscire a colpire una palla per fare gol nella porta avversaria non aiuta di certo.
Se non avete mai visto una macchina fare gol…
Da un’idea semplice nasce quindi uno dei giochi più amati e affermati soprattutto nell’ambito competitivo dell’online gaming. Grazie alla possibilità di potersi scontrare dall’ 1 contro 1 al 4 contro 4, Rocket League, è entrato con prepotenza anche nel circuito della ESL ovvero la European Sport League con tanti tornei e grossi premi in denaro. Il gioco può essere goduto quindi a diversi livelli, come al solito è uno di quei titoli che regala il meglio di sè in multiplayer, meglio se con amici in cuffia.
Soprattutto all’inizio il tutto può sembrare confusionario, abituarsi alla telecamera e ai controlli (che sono davvero ben realizzati) in un primo momento porterà a qualche gol di troppo subìto ma vedrete che dopo qualche partita inizierete a scorrazzare per il campo tra capriole e doppi salti. Grazie ad una fisica molto curata è davvero possibile fare di tutto, su Youtube le testimonianze non mancano tra gol al volo (è possibile usare il turbo, ricaricabile tramite bonus sparsi sul campo, per volare proprio come un razzo o accellerare a terra) e parate al limite dell’impossibile. Ho giocato a Fifa per molto tempo con e senza amici ma il senso di appagamento, in ambito sportivo, che mi regala Rocket League non mi abbandona mai soprattutto grazie al fatto che tutto quello che si fa in campo lo fai effettivamente tu senza nulla di scriptato. Dimentichiamoci quindi passaggi consegnati in automatico al millimetro o tiri sempre indirizzati nello specchio, degli errori o dei “numeri” siamo direttamente responsabili noi.

...immaginate cosa possa essere vederla schiacciare!
Immancabile la possibilità di personalizzare e sbloccare le auto. Aggiungere cappelli (sì, cappelli, esatto), bandierine, decal e cerchi in lega è semplicissimo. Alcune macchinine possono essere sbloccate solo tramite DLC (così come le bandierine) a pagamento ma tutto il resto, modalità comprese, è sempre stato lanciato come contenuto gratuito, per tutti.
Un esempio lampante è la modalità Hoops appena arrivata in concomitanza, neanche a dirlo, con l’inizio dei playoff NBA. Sì, avete capito bene: non si gioca più solo a “calcio”, ma anche a basket. In un arena nuova, creata appositamente, con due cerchi leggermente rialzati da terra si dovrà infatti cercare di fare canestro in un due contro due indiavolato che richiederà, rispetto alla canonica modalità di Rocket League, una discreta bravura nelle manovre aeree in spazi stretti. Assist, “schiacciate” e stoppate diventano così il pane quotidiano e una cura davvero maniacale per i particolari vi farà sentire davvero dentro un’arena grazie allo stridio delle gomme sul parquet che ricorda quello delle scarpe o il rumore stesso della palla sul ferro. Non dimentichiamo poi il commentatore, in perfetta linea con quelli NBA, pronto a sottolineare ogni canestro con alcune delle classiche frasi più utilizzate durante le azioni salienti delle vere partite.

Che dire quindi di questo nuovo aggiornamento (disponibile dal 26 aprile su tutti i formati, gratuito eccezion fatta per le bandierine delle squadre NBA) di Rocket League, e più in particolare della modalità basket? Che è promosso, pur con qualche riserva di cui ho scritto in precedenza. Psyonix ha comunque dimostrato un notevole supporto a Rocket League, con tante aggiunte gratuite, quindi è presumibile che anche la pallacanestro potrà vedere nuove varianti (non solamente estetiche) che la portino ad avvicinarsi (se non a raggiungere) il livello qualitativo della sua controparte calcistica.