
- Nuovo
€49,90€ 9,99
Datasheet
- Produttore
- THQ
- Sviluppatore
- Gas Powered Games
- Genere
- Strategico in tempo reale
- PEGI
- 12+
- Distributore Italiano
- Halifax
- Data di uscita
- 23/2/2007
- Lingua
- Tutto in Italiano
- Giocatori
- 8
Lati Positivi
- Buona realizzazione grafica
- Ottime innovazioni di gameplay
- Intelligenza artificiale reattiva
Lati Negativi
- Il sistema di zoom richiede una certa pratica
- Richiede un PC piuttosto potente
- Pathfinding da migliorare
Hardware
Multiplayer
La Strategia Globale
UEF, Cybran e Aeon in lotta per la sopravvivenza.
Ci sono vari fattori che fanno di Supreme Commander un tentativo (valido) di riprodurre un terreno di scontro in cui una guerra di strategia globale si sviluppa senza soluzione di continuità. La grande estensione delle mappe e la potenziale durata di una partita (anche in virtù delle risorse inesauribili, che non spingono verso una frettolosa conclusione degli scontri) paiono quasi strutturare le basi per una guerra persistente, in cui elementi strategicamente differenti si scontrano.
UEF, AEON e CYBRAN
Il diverso peso strategico, in realtà, è da ricercarsi anche a livello generale, e non solo tra le diverse fazioni. I tre schieramenti, infatti, sono dotati di unità a tratti equivalenti (e non apertamente complementari). Certamente sussistono delle differenze di base, e in particolar modo le unità sperimentali e di livello tecnologico più alto giocano molto nel diversificare lo scontro. Ma il concetto di strategia globale risiede, come accennato, nella varietà dei mezzi a disposizione, che si dipanano sui tre livelli tecnologici disponibili: le classiche unità di fanteria ordinaria sono state rimosse, sostituite da robot leggeri; si passa quindi ai carri, alle unità di artiglieria mobile, ai mezzi anfibi e a quelli tattici (in grado di disturbare i radar avversari o creare campi di forza mobili).
Il ventaglio si allarga poi ai mezzi aerei: da ricognizione, per scontri aria-aria, mezzi appositamente dedicati al bombardamento, di obiettivi terrestri oppure marittimi. E proprio parlando di navi, ci si può sbizzarrire scegliendo tra fregate, incrociatori o addirittura sottomarini atomici, giusto per fare qualche esempio. Ogni unità è dotata di caratteristiche particolari e i suoi punti deboli devono essere debitamente coperti tramite l'utilizzo combinato di altri mezzi, che possono essere assegnati come scorta tramite un apposito comando.
La varietà si ritrova però anche a livello di strutture, con una serie diversificata di torri difensive (una decina per ogni schieramento), sistemi missilistici devastanti e la possibilità di erigere le rispettive contromisure. In questo ambito si sente in maniera particolare la mancanza di una diversificazione più marcata, che avrebbe sicuramente giovato alla varietà di gioco, specialmente in modalità multiplayer.
A OGNUNO LA SUA STRADA
La campagna di gioco si compone di una serie di missioni che vedono il giocatore al diretto controllo dell'ACU e quindi delle operazioni sul campo. Tutto sommato, la modalità per giocatore singolo si distingue per essere piuttosto interessante, sebbene qualche rallentamento di ritmo possa suscitare noia. È comunque in modalità multigiocatore che Supreme Commander dà il meglio di sé, mostrandosi finalmente in tutta la sua spettacolarità. Le partite in schermaglia, così come in LAN o via Internet, permettono infatti di sfidare i propri amici ricorrendo alle più prelibate meraviglie tecnologiche di ogni fazione, per un divertimento assicurato.
Rimane qualche perplessità circa l'intelligenza artificiale che, se dimostra di essere molto reattiva in alcuni frangenti (con attacchi combinati in punti diversi per cercare la giusta via di sfondamento) in altri casi lascia ben più a desiderare. Nello specifico, si notano alcuni problemi di pathfinding, e spesso, in situazioni di terreno ricco di ostacoli (che possono anche essere strutture o unità sul campo) si nota una gran fatica da parte dell'unità nell'eseguire l'ordine ricevuto. Imperfezioni che si spera possano essere corrette quanto prima.