Datasheet
- Sviluppatore
- HB Studios
Lati Positivi
- Fresco e moderno.
- Editor versatile.
- Controlli intuitivi, ma non a discapito della profondità.
- Abbondanza di contenuti della community.
Lati Negativi
- Menu di gioco caotici
- Qualche problema grafico di troppo.
- Si avverte la mancanza del senso di progressione nella campagna single-player.
Hardware
Multiplayer
Modus Operandi
Il golf è uno sport di gruppo
Il nuovo titolo targato HB Studios porta la community al centro del campo da golf.
"Se volete fare delle lunghe passeggiate, fate lunghe passeggiate. Se volete colpire le cose con un bastone, colpite le cose con un bastone. Ma non ci sono scusanti per combinare le due cose e mettere il risultato in TV. Il golf più che uno sport è un insulto ai giardini". Non ce ne vogliano gli amanti del golf, la citazione viene dalla National Lampoons, rivista satirica americana, e sintetizza con pungente cinismo la scarsa considerazione di cui il golf gode presso le masse.
Considerato sport elitario e poco entusiasmante da osservare, per il golf la rivalsa è spesso arrivata dagli schermi di cabinati e console domestiche. Se la fruizione televisiva non riesce a rendere in maniera ottimale la complessità concettuale del lanciare una piccola pallina verso una buca poco più grande posta a centinaia di metri di distanza, la simulazione digitale pare invece sviluppata per esaltarne la spettacolarità, sovrapponendo ai verdi prati e agli azzurri cieli decine di informazioni, dati, numeri, indicatori e mappe.

La scoperta però non è certo recente. Da Neo Turf Master, immancabile pietra di paragone in qualsiasi recensione golfistica, a oggi le potenzialità del golf sono state sfruttate in tutte le salse, dalle simulazioni più rigorose alle interpretazioni più arcade con protagonisti celebri mascotte. Un gioco di golf proposto su nuove console nel 2014 insomma deve fare qualcosa di più che proporre una buona riproduzione delle sue meccaniche. I canadesi di HB Studios non sono però novellini nel settore, con un curriculum che include numerosi titoli sportivi realizzati da EA tra cui anche l'edizione 2010 di Tiger Woods PGA Tour, e il loro recentissimo The Golf Club è qui a dimostrarlo.
PRECISIONE E NERVI SALDI
Confermando le impressioni positive maturate durante il nostro test durante la fase di Early Access, il sistema di controllo si è rivelato ingegnoso e versatile. I colpi si eseguono facendo ricorso ai due stick analogici: quello sinistro si occupa del direzionamento, mentre il movimento di quello destro dal basso verso l'alto trasferisce potenza ed effetto alla traiettoria imposta alla pallina. Potenzialmente questo è tutto ciò che serve per giocare, grazie all'abitudine del gioco di servire al giocatore mezza e posizionamento più adeguati per ogni swing. A video tuttavia sono sempre presenti tutte le informazioni necessarie a studiare colpi diversi da quelli consigliati, magari più rischiosi, ma potenzialmente più efficaci, e nel caso si voglia cambiare mazza o tipologia di tiro è sufficiente premere un paio di volte i tasti dorsali per trovare il proprio setting.
Al di là della felice intuizione dello sfruttamento dell'analogico destro, il "come" di The Golf Club si inserisce tranquillamente nella tradizione dei titoli golfistici, vantando una buona realizzazione e lasciando all'utente la decisione di estremizzare a piacimento la componente simulativa addentrandosi nella decifrazione dei dati messi disposizione per reagire a una fisica della pallina decisamente rigorosa, che mostra il suo meglio sui green ricchi di dislivello.

È invece nel "dove" che The Golf Club mostra una marcia in più facendo sfoggio di un editor di tracciati che attraverso la gestione di parametri macro e micro consente di realizzare migliaia di nuove location tutte diverse da condividere online con gli altri giocatori. Dal paesaggio alla presenza di edifici, ogni elemento è sotto il nostro controllo, ma il bello viene dopo, quando il percorso creato viene pubblicato e diventa disponibile per tutti gli altri giocatori a prescindere dalla piattaforma su cui si sta giocando.
COMMUNITY GOLF
La filosofia della condivisione online si estende anche a gare e tornei. Privo di una vera e propria modalità carriera, The Golf Club spinge il giocatore a portare il proprio alter ego in giro per il mondo e calcare i prati verdi – ufficiali o generati dagli utenti – che compongono le centinaia di sfide quotidianamente create dai giocatori. Sfruttando le caratteristiche del golf, la modalità principale del gioco dunque è un multiplayer asincrono in cui confrontarsi con i risultati ottenuti da amici o altri giocatori sconosciuti sul medesimo percorso. Cavalcando appieno quello che sembra essere il filo conduttore delle esperienze di gioco di questa nuova generazione, The Golf Club sfoca i confini tra online e offline fondando la sua sfida sul confronto costante con gli altri giocatori (e con se stesso), superando la canonica distinzione tra carriera offline e multiplayer competitivo.
Questo approccio, per quanto da noi apprezzato, non è però privo di difetti. Si perde intanto il senso di progressione, limitato dal semplice progresso nelle proprie prestazioni e non più certificato da alcun tipo di riconoscimenti e traguardi stabiliti dal gioco. L'affidamento ai contenuti generati dagli utenti poi produce come effetto collaterale uno spiazzante sovraffollamento nell'offerta, già dopo poche ore del rilascio del gioco, sintomo questo di una buona vitalità che non può che giovare in prospettiva futura, ma che nel concreto si traduce nell'incapacità di discernere con chiarezza tra tentativi mal riusciti e contenuti davvero validi. Il sistema di rating previsto si spera possa aiutare a compiere scelte più ponderate nella selezione di tornei e percorsi, per quanto al momento risulti ancora poco chiaro se debba essere usato per valutare la difficoltà o la qualità dell'oggetto del giudizio. A complicare il tutto poi segnaliamo una certa complessità nella comprensione dei menù su console che complicherà ben oltre il necessario i primi tentativi di allestire una partita con un amico.

Mentre queste piccole mancanze non pregiudicano la possibilità di godere della bontà del titolo, ben più negativo invece è l'impatto del comparto tecnico, almeno su Xbox One. Nonostante la gradevolezza delle immagini statiche che potete osservare a corredo dell'articolo, il risultato in movimento sulla console Microsoft è decisamente meno soddisfacente, colpa anche della risoluzione di 720p che producono una certa qual sfocatura dell'immagine. In aggiunta clipping, tearing e vistosi pop-up affliggono il gioco ogni volta che la camera si trova in movimento: quel che sconcerta e assistere a simili fenomeni anche nelle fasi di presentazioni del percorso, quando in teoria il sistema non dovrebbe essere affaticato dal alcun calcolo di traiettoria, né dalla gestione della fisica, di fronte oltre tutto ad elementi del paesaggio decisamente poveri in termini poligonali. Eppure sono proprio quest'ultimi a mettere in difficoltà il motore, prova ne sia l'inasprirsi dei singhiozzi nei percorsi della comunità in cui abbondano gli oggetti, a tratti persino ingiocabili. Non tutto potrà essere sistemato completamente, ma il nostro auspicio è che HB Studios si muova al più presto per mettere delle pezze almeno ai problemi più semplici da risolvere, perché la presenza di una community forte (che si è già formata su Steam) è una componente fondamentale per The Golf Club e il rischio che difetti e imprecisioni alla lunga spingano gli utenti ad allontanarsi dal gioco non è da sottovalutare.