
TopGame
Fenici, uova spaziali e UFO!
E voi che vi lamentate della cacca dei piccioni...
"Togliamo gli alieni, mettiamoci degli uccelli". Un'idea facile facile passata per la mente dei programmatori di Amstar Electronics, che si è rapidamente tramutata in uno dei migliori cloni di Space Invaders mai creati. Ma come intitolare un videogame simile? Beh, contando che gli uffici della software house si trovavano nell'omonima città dell'Arizona, la scelta è stata naturale: Phoenix!
A onor del vero, nel gioco la presenza di colorati uccelli spaziali al posto dei simpatici alieni non è l'unica novità. Tra le altre cose, Phoenix ha aggiunto diversi livelli che introducono nemici differenti (uccellini nei primi due stage, uova spaziali che diventano enormi fenici nel terzo e nel quarto e via a ripetizione...) nonché ha introdotto la presenza di un vero e proprio boss (ogni cinque livelli), rappresentato da un gigantesco UFO da smontare colpo dopo colpo fino a raggiungere il pilota alieno. Infine, gli sviluppatori hanno anche pensato di dotare la nostra colorata navicella spaziale di uno scudo attivabile per una fazione di secondo, capace di toglierci dalle situazioni più calde: i più temerari in sala giochi eliminavano gli uccellacci in picchiata proprio usando tale sistema difensivo, ottenendo il relativo bonus in punti (e venendo magari centrati da un proiettile qualche istante dopo, mentre lo scudo in questione si ricaricava)
La qualità di Phoenix era tale che Taito stessa si è innamorata del gioco, distribuendolo in Giappone, mentre la distribuzione occidentale è stata ad opera di Centuri. Phoenix è stato inoltre uno dei giochi dei primi anni '80 più clonati, più o meno illecitamente: è comparso sotto forma di decine di varianti, tra cui Griffon, Falcon e Condor. Viva la fantasia!