
- Nuovo
€ 11,68 - Usato
€ 12,49
Datasheet
- Produttore
- Midway Games
- Sviluppatore
- Epic Games
- Genere
- Sparatutto
- PEGI
- 18+
- Distributore Italiano
- Leader
- Data di uscita
- 23/11/2007
- Lingua
- Tutto in italiano
- Giocatori
- 1-16
- Prezzo
- 59,99 Euro (versione standard); 69,99 Euro (edizione limitata)
Lati Positivi
- Eccellente realizzazione tecnica
- Praticamente infinito online
- Ottimo supporto alle modifiche
Lati Negativi
- Single-player rivedibile
- Poche novità strutturali
Hardware
Multiplayer
Link
Dalle sale giochi al futuro
La vera forza di Unreal Tournament sta nei contenuti... dei fan!
Non si può parlare di Unreal Tournament, in qualsiasi sua edizione, senza citare il suo grande supporto alla personalizzazione tramite editor (ovviamente compreso anche in questa uscita): esso permette di modificare radicalmente il gioco, implementando nuove opzioni o perfino intere modalità, tutte create e distribuite gratuitamente online dai fan.
Anche per questo motivo trovate tra i video "embedded" nell'articolo un clip dedicato a Slaughterhouse, rivisitazione 3D di un classico come SmashTV, che trasforma lo sparatutto di Epic Games in un coin-op tipico degli anni '80.
Il fatto che sia già disponibile e giocabile a pochi giorni dall'uscita, dimostra quanto sia facile aggiungere contenuti...
HARDWARE VALORIZZATO, PER UNA VOLTA
Ugualmente, non è possibile accantonare la questione legata ai puri dati tecnici e al dettaglio raggiunto da questa serie, che con il terzo episodio mostra davvero di cosa sia capace il team americano di Epic Games.
Anche su macchine non nuovissime, si può giocare con Unreal Tournament III a un dettaglio più che discreto (e comunque superiore alla maggior parte dei concorrenti) senza eccessivi sacrifici, ma anzi ottenendo una fluidità veramente inaspettata per il mondo PC e i suoi "dogmi".
Che lo scenario sia spettacolare, le armi devastanti e gli effetti speciali pirotecnici, già lo sapete grazie a foto e video, ma bisogna spendere qualche parola sulla costruzione di alcune mappe, veramente fuori dal comune: alcuni livelli, infatti, racchiudono in una stessa arena più ambientazioni e texture differenti, creando una varietà di "temi" raramente vista in questo genere di titoli.
Si passa per esempio da foreste a zone industriali, oppure da caverne a castelli gotici nell'arco di uno stesso scenario, quasi mai con evidenti stacchi a livello visivo e con una uniformità artistica spesso inarrivata.
Anche il sonoro, grazie soprattutto alle musiche dinamiche (che si intensificano negli scontri più accesi) aiuta a immedesimarsi nell'azione, affiancato dagli immancabili (per quanto eccessivi e talvolta trash) insulti in stile sportivo.
Una citazione doverosa va inoltre alle chicche per i fan, come gli omaggi (ironici?) a Quake o il ritorno della mappa storica Deck 16 dal primo capitolo, ribattezzata soltanto "Deck". Non soltanto la planimetria è pressoché identica a quella dell'originale, ma le musiche di accompagnamento sono un perfetto remix della prima colonna sonora.
VIVERE E MORIRE (TANTE VOLTE) SULLA RETE
Restando in campo tecnico, di questioni come il browser delle partite e l'interfaccia "troppo da console" si occuperanno i prossimi aggiornamenti, come anche di eventuali ottimizzazioni per alcuni comandi (la schivata, ad esempio, risulta sempre troppo sensibile). Dettagli che riusciranno a far imbestialire i giocatori cosiddetti "pro" ma che a stento verranno notati dalla maggior parte del pubblico.
Ciò che invece si nota e, anzi, risulta evidente, è la poca innovazione a livello di modalità e struttura, rimasti pressoché invariati rispetto alle vecchie uscite. Com'è naturale e per non scontentare la "community", il team creativo si è guardato bene dal proporre vere rivoluzioni, puntando invece sul perfezionamento degli elementi chiave. In modo particolare, risultano più che mai efficienti le modalità classiche come Deathmatch e Capture the Flag, ma anche e soprattutto la più moderna Warfare che, in fin dei conti, sarà quella dove impegnerete di più il vostro tempo.
Le altre modalità infatti, soffrono parecchio dell'utenza "professionista" allenata da anni sui precedenti episodi, che non dà il minimo scampo agli ultimi arrivati.
Non si parla di incassare qualche sconfitta giusto nelle prime partite, ma di non vedere proprio il nostro personaggio materializzarsi da quanto si viene eliminati in fretta. Si tratta di una "barriera d'ingresso" di cui tenere conto se si è principianti nel genere degli sparatutto online, ed è proprio per questo che le modalità di squadra risultano molto più consigliate.