
- Nuovo
€199,99€ 147,51
Datasheet
- Sviluppatore
- Microsoft
- Distributore Italiano
- Leader
- Data di uscita
- 2/12/2005
- Lingua
- Tutto in Italiano
Link
Reinventare il controller
Interagire... senza nulla in mano.
Dicevamo che avevamo un certo timore, ma questo è sostanzialmente svanito dopo che Microsoft ha mostrato i muscoli sui giochi "seri". Il controller alternativo tanto anticipato, comunque, c'era davvero e la sua natura ci ha davvero sorpresi.
il "progetto" di Microsoft
"Project Natal" (questo il nome in codice della nuova periferica) è un sistema privo totalmente di controller e della necessità di imparare nuovi metodi di interazione. Potremmo definirlo come il successore ideale delle telecamerine EyeToy o di Xbox Live Vision, solo che le funzionalità sono talmente espanse da far sembrare queste periferiche addirittura antidiluviane.
Innanzitutto, Project Natal è in grado di riconoscere le persone che si mettono di fronte al televisore, tant'è che per accedere al proprio profilo sulla dashboard di Xbox basta semplicemente "mostrarsi" di fronte al televisore. Il sistema è in grado di rilevare i movimenti del corpo, non solo degli arti, e a quanto pare può farlo con una certa precisione, tant'è che al di là dei giochi è possibile controllare anche la stessa dashboard di Xbox 360 mimando con le mani i movimenti necessari per "sfogliarne" sezioni e singoli contenuti.
La telecamera, poi, è anche in grado di scandire oggetti da portare nel mondo del gioco, cosa che offre opportunità d'interazione del tutto nuove. Ma non è tutto qui, perché Project Natal è anche in grado di capire quello che diciamo e come lo diciamo, tant'è che per far partire un film basterà dire "Play".
le potenzialità "in game"
Le possibili applicazioni di una simile tecnologia, ovviamente, sono tantissime, al di là dell'insopportabile quantità di mini-giochi, party game, giochi a quiz e simili che verranno dedicati al nuovo controller (e alcuni esempi li abbiamo avuti proprio durante la conferenza). Un esempio meno banale, infatti, lo ha portato alla nostra attenzione Peter Molyneux, che ha mostrato come sia possibile creare una relazione empatica tra un giocatore e un personaggio digitale utilizzando questo nuovo strumento di gioco.
Un bambino "digitale", apparentemente governato da validissime routine di intelligenza artificiale, è stato in grado di interagire in modo diretto ed emozionale con una giocatrice, semplicemente analizzando la sua espressione per capire se era triste, felice, preoccupata, arrabbiata, oppure a sua volta comunicando con la postura, gli atteggiamenti e gli sguardi le proprie emozioni. Il software sviluppato da Lionhead è anche in grado di analizzare le inflessioni della voce, e di utilizzare le funzioni di "scansione" degli oggetti per rendere quasi "fisica" l'interazione tra i due soggetti. Un disegno fatto su un foglio da un giocatore può essere così "letto" dal personaggio digitale, che grazie all'intelligenza artificiale potrà anche imparare a comprenderlo.
se questo è il prototipo...
In termini di gameplay, insomma, Project Natal potrebbe essere davvero una svolta per tutti i produttori che vorranno adottarlo per rendere ancora più credibile e complessa l'interazione dei giocatori con i mondi digitali. Basta pensare a come sarebbe diverso interagire in modo così "fisico ed emozionale" con i personaggi di un Mass Effect 2 per comprendere la portata di una simile rivoluzione: se tutto andrà come promesso, i videogiochi di domani potrebbero essere capaci di leggere molto più di quello che vorremmo comunicare, adattandosi di conseguenza per esperienze ludiche sempre più sorprendenti.
Di contro, il rischio è quello che invece il sistema di Microsoft venga utilizzato solo per giochi faciloni "per famiglie" che, con tutto il rispetto per un genere di grande successo nei suoi spazi specifici, rappresenterebbero una sconfitta per una tecnologia capace di offrire molto di più.