
Datasheet
- Produttore
- Xseed Games
- Sviluppatore
- Falcom
- Genere
- Action RPG
- Distributore Italiano
- PlayStation Store
- Data di uscita
- 26/1/2011
- Data di uscita americana
- 2/11/2010
- Data di uscita giapponese
- 22/4/2010
- Lingua
- Inglese
- Giocatori
- 1
Lati Positivi
- Essenziale e coinvolgente
- Dungeon ben articolati
- Ritmo intenso e difficoltà elevata
- Ottime le battaglie contro i boss
- Musiche eccellenti
- Storia concisa
- Longevità favorita da un ricco Game Plus
Lati Negativi
- Sistema di controllo non impeccabile
- Grafica solo sufficiente
- Doppiaggio modesto
- Piuttosto corto
Hardware
Multiplayer
Link
Questa volta Adol combatte da solo
Un gradito ritorno alle origini.
A confortare chi non dovesse proprio farcela, c'è sempre la possibilità, dopo essere stati abbattuti più di tre volte, di abbassare il livello di difficoltà. Sarà dura resistere.
Adol, il trapezista
Prima di toccare l'aspetto tecnico di Ys: The Oath in Felghana, approfondiamo ancora la struttura di gioco, che poi è l'aspetto più interessante. Adol si muove nello spazio secondo i canoni del gioco di ruolo d'azione, liberamente e con la possibilità di combattere in tempo reale. In aggiunta, come retaggio dell'architettura di Ys III: Wanderers from Ys, grande enfasi viene data al salto (singolo o doppio) e alla corsa, tanto che ci si troverà spesso a combattere contro nemici volanti e a dover superare piattaforme poste a notevole distanza l'una dall'altra. Purtroppo qui sorgono i primi problemi. Il sistema di controllo è scomodo, la croce direzionale e lo stick analogico sono rigidi, il salto impreciso. Il piano inclinato e l'ampiezza di certi spazi si sposano a fatica con la necessità di colpire minuscoli insetti, che ci ronzano sopra la testa, o con la precisione richiesta per raggiungere le piattaforme più complesse. Più di una volta capiterà di precipitare da altezze vertiginose e di dover ripetere alcuni passaggi prima di superare l'ostacolo: è se è vero che la caduta fa parte integrante dell'esplorazione, e infatti molte aree segrete si celano sotto ponti spezzati o qualche rampa, è altrettanto vero che essa conseguirà più da un errore nell'esecuzione di un salto che da una scelta volontaria. Per fortuna, Falcom ha inserito un'apposita funzione che, una volta attivata, impedisce ad Adol di cadere, rendendo meno frustranti le fasi platform. Con i nemici volanti, invece, c'è poco da fare: bisogna armarsi di pazienza.
Il sistema di combattimento, invece, è semplice ed efficace. Con la pressione di un tasto si porta un colpo singolo o una sequenza di affondi; con una combinazione di attacco e salto si può ghermire il nemico con un montante o con una rasoiata portata dall'alto, oppure si può ricorrere al potere magico, che consuma un'apposita barra di energia. A disposizione abbiamo anche un colpo speciale, che accelera la frequenza dei colpi, danneggia i nemici nelle vicinanze e permette di recuperare un po' di energia vitale. Per aumentare le capacità di Adol, infine, basta raccogliere le sostanze lasciate cadere dai mostri sconfitti: liquidi che incrementano l'attacco e la difesa per un limitato arco di tempo.
L'ultima nota la spendiamo sui punti esperienza, solo per dire che, a dispetto della natura classica del gioco, non sarà necessario potenziare Adol prima di affrontare uno dei boss, se non di quel tanto che basta per fargli guadagnare giusto un livello, quando, guardando l'apposito indice dei punti esperienza, ci si accorgerà che il margine di crescita è ancora elevato, e che saranno sufficienti solo pochi scontri per ottenere quel minimo di potere in più, utile a rendere le battaglie equilibrate (ma non per questo facili).
Un look d'altri tempi
Lo stile grafico adottato per Ys: The Oath in Felghana è sobrio e minimale: colori opachi, atmosfere fredde, quasi metalliche, ritratti spigolosi e tendenti al reale, nonostante la chiara matrice da fumetto giapponese. In pratica, tutto quello che non era Ys Seven e il suo carnevale di tinte esplosive. Le forme dei protagonisti e dei nemici sono rigorose, precise quel tanto che basta, poco inclini a stupire, mentre gli ambienti non colpiscono per varietà e cura dei dettagli. Il gioco, che ricordiamo essere un adattamento della versione Personal Computer, si lega malvolentieri allo schermo di PlayStation Portable: l'immagine appare dilatata, Adol un puntino in un mare infinito, i nemici a volte troppo piccoli. Lo scorrimento dei livelli non conosce incertezze, ma la velocità di gioco proposta dal settimo, come dal sesto capitolo della saga, era ben altra cosa.
Diverso il discorso per quanto riguarda le musiche. Sia che si scelga l'arrangiamento proposto per questa edizione, sia che si opti per gli accompagnamenti classici, dire che le tracce sono favolose è poco. Il CD musicale, inserito nella versione limitata del gioco, è un "dono" di cui godere all'infinito. Peccato, invece, che il doppiaggio sia agli antipodi: voci fredde, banali, piatte e nient'affatto convincenti.
A ogni modo, l'aspetto tecnico è marginale rispetto alla struttura di gioco, che da sola è capace di coinvolgere e appassionare per l'intera durata dell'avventura. Durata limitata, a dire il vero: per arrivare alla fine basteranno una decina di ore appassionate. Un po' poco, insomma, anche se Ys: The Oath in Felghana propone al giocatore un ricco Game Plus: un Time Attack in cui sconfiggere i boss del gioco uno di seguito all'altro e una galleria di immagini e video da completare, affrontando il gioco più volte. Ricominciare vuol dire poter scegliere il livello di difficoltà, tra cui spicca la modalità "inferno", e quali abilità e statistiche del personaggio preservare, tra quelle ottenute nella precedente sessione. Ogni scelta costa al giocatore dei punti, da sottrarre a un monte massimo messogli a disposizione (totale che aumenta dopo ogni completamento).
La possibilità di affrontare più volte il gioco, e di scoprire così nuovi segreti, è gradita, anche se, a dirla tutta, essere costretti a ripetere sempre le stesse sezioni, con quegli oggetti da ottenere e quelle dinamiche da superare, potrebbe generare molto presto un senso di noia, soprattutto nei primi livelli, quando, pur rinvigoriti dal livello di difficoltà più alto, i nemici saranno comunque deboli di fronte a un Adol ricco di esperienza e di armi.