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Nintendo perde la battaglia legale: i pre-ordini potranno essere annullati prima della data di uscita

Dopo una causa durata tre anni, il verdetto: la policy di Nintendo è illegale. Ora sarà possibile annullare i pre-ordini (con un cavillo).
Dopo una causa durata tre anni, il verdetto: la policy di Nintendo è illegale. Ora sarà possibile annullare i pre-ordini (con un cavillo).

Chiunque abbia mai pre-ordinato un gioco digitale su Nintendo eShop sarà a conoscenza del fatto che non sia possibile cancellare né rimborsare l’ordine in alcun modo. Proprio per questo motivo tre anni fa l’Autorità tedesca che si occupa della protezione dei consumatori aveva intrapreso un’azione legale contro l’azienda giapponese, sostenendo che la policy da loro adottata violasse la legge europea.

Circa un anno dopo, la causa fu vinta a favore di Nintendo. Ma la questione non morì lì, anzi: l’azione fu impugnata immediatamente. E ora, a due anni di distanza, l’iniziale decisione è stata revocata e Nintendo ha ufficialmente perso la sua battaglia legale. La Corte d’Appello ha infatti stabilito che la politica aziendale sui pre-ordini viola effettivamente la legge europea.

A nulla è valsa la difesa di Nintendo, che sosteneva di stare seguendo la normativa alla lettera. Secondo l’azienda, infatti, la “prestazione” avrebbe inizio nel momento del pagamento. Al contrario, la Corte ha stabilito che la prestazione vera e propria inizierebbe nel momento in cui il gioco diviene effettivamente giocabile. E cioè alla sua data di uscita. Nintendo avrebbe ricevuto una lettera di diffida per interrompere immediatamente la pratica illegale, rischiando multe fino a 250 mila euro oppure una pena detentiva per i vertici della divisione europea.

I pre-ordini potranno essere annullati entro una settimana

Pare che l’azienda di Kyoto abbia già accettato la decisione, implementando un sistema in cui i pre-ordini possono essere rimborsati attraverso l’eShop o sul sito web di Nintendo. L’unico cavillo è che l’annullamento potrà essere richiesto solamente entro una settimana dalla data di rilascio del titolo. Oltre, infatti, non sarebbe più possibile cancellare l’ordine. Sebbene la Corte abbia sede in Norvegia, la nuova policy dovrebbe essere applicata in tutto il territorio europeo, Italia compresa.

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